Poca manutenzione e vecchi impianti tra le cause degli infortuni Guai anche nell'uso delle bombole Gpl: in aumento le vittime

I tecnici li chiamano nasi elettronici. Sono i rilevatori del gas, i cerca-fughe, che vengono utilizzati quando scatta un'emergenza. Come l'ultima di Foggia che è finita in tragedia. E ora tutti a domandarsi, ma è possibile che possa succedere? Come possiamo sentirci al sicuro se neppure loro, gli esperti, riescono a sventare un pericolo imminente provocato da una fuga di gas? E allora è bene snocciolare alcune informazioni fondamentali.
Innanzitutto, il rilevatore è praticamente infallibile. Lui rileva anche particelle minime di gas metano presenti nell'aria. Suona, per esempio, anche quando lo si accosta ad un accendino a cui si schiaccia il tastino senza fare scintilla. Figuriamoci dinnanzi ad una fuga di metano che è naturalmente inodore. Il gas viene infatti «odorizzato» nelle cabine prima della distribuzione per problemi legati alla sicurezza e somiglia a quello del tartufo. E tempo fa un distributore milanese è stato subissato di chiamate a causa della puzza di gas diffusa. Ma dopo aver rivoltato il condominio senza aver rilevato alcuna traccia di metano, i tecnici hanno scoperto nello scantinato un laboratorio che produceva ravioli al tartufo. Dunque, questa è la controprova che gli apparecchi non si fanno ingannare. Neppure dall'odore. Però bisogna indirizzare lo strumento nel posto giusto. Se per esempio l'odore di gas è diffuso in un corridoio condominiale e la rilevazione viene fatta dopo che l'ambiente è stato arieggiato, allora il naso elettronico non si allarma. Spetta ai tecnici del pronto intervento indagare a fondo. E magari farsi aprire da tutti gli appartamenti e centrare la cucina dell'appartamento giusto.
Altrimenti si dà la colpa a un aggeggio di per sé infallibile. Sempre che abbia le batterie cariche. Già, perché il suo tallone d'Achille sta nella manutenzione. Se le pile sono scariche il naso elettronico non funziona. Come per il cellulare. Ma non bisognerebbe arrivare alle emergenze. Tutti dobbiamo impegnarci a non favorire le fughe di gas. E qui serve cervello, buona volontà e prevenzione che significa tubature in acciaio, impianti certificati da installatori autorizzati.
È vietato il «fai da te». Il bimbo testimonial di un cartone diffuso qualche anno dalla Rai spiega come possono essere pericolose le fughe di gas se ci si fida solo del proprio naso. Nel filmato il piccolo avverte che bisogna installare in casa l'apposito segnalatore. Un adulto che lo ascolta ribatte, con sciocca presunzione, che il miglior segnalatore è il suo naso, ma, mentre si accende la pipa, si verifica un`esplosione: non si era accorto che in cucina c'era una fuga di gas.
I dati confermano che gli incidenti non accennano a diminuire a causa della carenza di manutenzione, di impianti i regolari e di mancata aerazione del locale.

L'ultimo rapporto riferito al 2012 rileva 177 incidenti per il gas canalizzato contro i 144 dell'anno precedente e i circa 200 del 2010. Nel Gpl in bombole gli incidenti totali sono stati 136, con un incremento di quelli mortali (19 nel 2012 contro i 13 dell'anno precedente).

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