Roma «In galera!». Giorgio Bracardi, si sa, è per Micromega ciò che Antonio Gramsci è per l'Unità. E in perfetta sintonia col proprio padre spirituale, la rivista diretta da Paolo Flores d'Arcais lancia un appello, scritto da Paolo Flores D'Arcais e firmato da Paolo Flores D'Arcais e alcuni amici per mandare (indovinate chi) in galera.
Il testo è sintetico, la prosa affilata come un verbale di questura, e gli appellanti arrivano dritti al punto che sta loro a cuore: «La libertà di Berlusconi è un'indecenza. Un delinquente patentato può evitare di scontare la pena - attraverso l'affidamento ai servizi sociali - solo nei casi in cui si può ritenere che il provvedimento contribuisca alla rieducazione del reo (articolo 47 della legge sull'ordinamento penitenziario). Era chiaro perciò che le condizioni stabilite dalla legge per tale misura rieducativa non sono mai esistite».
C'è subito da stropicciarsi gli occhi e chiedersi se il mondo si sia rovesciato, perché Micromega - storicamente allineata alle procure - ora invece sta attaccando frontalmente i magistrati che hanno accolto la richiesta di affidamento ai servizi sociali per Silvio Berlusconi. Ignoranti, secondo l'autorevole organo di stampa (che provvede a ricordare loro le pandette), se non addirittura complici del Cavaliere e del suo «lurido tornaconto elettorale», e qui lo stile vira un po' verso il Mein Kampf laddove esso si occupava degli ebrei. I firmatari comunque non intendono sentir ragioni, e intimano ai magistrati: «Basta! La legge eguale per tutti viene calpestata ogni minuto di più che Berlusconi continua a passare in libertà, anziché in galera o in stringenti domiciliari che gli inibiscano radicalmente la scena pubblica, che invece continua impunemente a lordare». Si provveda dunque rapidamente a revocare la blanda condanna e ad ammanettare il Cavaliere, impedendogli di «lordare» ulteriormente la campagna elettorale (per il resto assai sobria e morigerata, come dimostra Grillo). Questo il messaggio degli illustri sottoscrittori, che naturalmente chiedono manforte online: oltre a Flores, vari membri della consueta compagnia di giro degli appelli anti-Cavaliere o anti-riforme come i professori Prosperi, D'Orsi, De Monticelli. Più il parroco anti-berlusconiano don Aldo Antonelli.
Graziosa anche l'illustrazione, che vede il Cavaliere sottobraccio a un maiale, con l'epigrafe orwelliana: «Tutti gli animali sono uguali, ma qualcuno è più uguale».
In serata lo stesso Berlusconi, intervenendo in diretta a Virus su Rai2, ha detto di non voler commentare l'iniziativa e ha chiosato: «Posso solo dire che è la solita sinistra delle manette e dell'odio di sempre». Dure ovviamente anche le reazioni dal centrodestra: «Micro rispetto per gli avversari, mega supponenza pseudo-intellettuale: la solita sinistra delle manette», li bolla Mara Carfagna. «Che giornata sarebbe stata senza l'appello di Micromega! E che ne pensa il nuovo Pd di Renzi? Aspetto notizie....», ironizza su Twitter Giovanni Toti, consigliere politico dell'ex Cav.
Durissima anche Daniela Santanchè: «La sinistra ha sfornato negli anni intellettuali controversi, alcuni libertari. Meglio quelli degli pseudo attuali, che vogliono la galera per Berlusconi solo perché non hanno armi intellettuali per fermare la sua scalata elettorale».
Anche la responsabile della comunicazione di Fi Debora Bergamini chiede l'intervento di Renzi: «Sarebbe utile, a questo proposito, conoscere il pensiero di Renzi. Dal segretario Pd che vuole rivoluzionare l'Italia ci aspettiamo il coraggio di rivoluzionare la cultura politica della sua area, con una parola chiara e definitiva contro queste meschinità».
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