Diluviava ieri su Copacabana e sulle braccia stese della statua del Redentore che dalla collina del Corcovado domina tutta Rio, spiaggia bianca e favela nera. L'inverno tropicale è un bagno di umidità. Ma poco male: i giovani sono continuati ad arrivare a ondate nella metropoli della Gmg mentre Francesco si è preso qualche ora di riposo per assorbire il lungo viaggio e l'incontro con la folla del giorno prima. L'abbraccio tra il Papa e le centinaia di migliaia di ragazzi che riempiono i viali della megalopoli non si è allentato, ma si è espresso in modo diverso. Bergoglio si è manifestato ripetutamente via twitter come se il suo desiderio di comunicare tracimasse la necessità del riposo fisico. «Oggi incominciamo una stupenda settimana a Rio; sia un'occasione per approfondire la nostra amicizia in Gesù Cristo», aveva scritto appena atterrato. E poi, dalla residenza di Sumarè: «Grazie. Grazie. Grazie a tutti voi e a tutte le autorità per la magnifica accoglienza in terra carioca», ha postato inaugurando anche due hashtag in perfetto stile social: #Rio2013 e #JMJ.
In effetti l'accoglienza di Rio è stata straordinaria. Una folla oceanica si è riversata sulle vie di passaggio del corteo guidato dall'auto scoperta sulla quale Francesco salutava e benediceva. Nel tragitto dall'aeroporto fino al palazzo del governatorato, luogo del benvenuto ufficiale delle autorità, la macchina ha sbagliato strada finendo imbottigliata nel traffico. Il personale della scorta ha vissuto momenti difficili, mentre Bergoglio è parso più che mai sereno, felice di un abbraccio tanto affettuoso e diretto. La riduzione dell'apparato di vigilanza e l'eliminazione dell'auto blindata sono altre, eloquenti, scelte del Papa francescano, desideroso di abolire ogni mediazione tra sé e la folla che vuole avvicinarlo. Pellegrino tra i pellegrini, Bergoglio si presenta disarmato al suo popolo. Uomo qualunque, vestito di bianco, senza strascichi di corte. Papa di strada, più a suo agio tra la gente che nel palazzo. «Pastore con l'odore delle pecore», lontano dall'«autoreferenzialità» di certe gerarchie.
Basta scorrere le foto dei suoi primi momenti brasiliani, sommerso da una selva di braccia protese, con o senza macchine fotografiche e videocamere, per constatare come la strada e il popolo siano il suo habitat naturale. È sorridente, disteso, raggiante, con il pollice all'insù in segno di complicità e incoraggiamento, persino rilassato dentro la marea di volti, mani, bambini, bandiere, striscioni. Al primo viaggio internazionale scopriamo così un altro talento, forse uno dei principali, di Papa Francesco, pastore che riesce a trarre energia vitale dal contatto diretto con la gente comune. «La Chiesa è giovane e lo si vede proprio bene nella Gmg» ha twittato ancora ieri sera dalla residenza Sumarè. «Che il Signore ci mantenga sempre tutti giovani di cuore».
Oggi il programma della Giornata mondiale prevede in mattinata la messa al santuario di Nostra Signora della Concezione di Aparecida e, nel tardo pomeriggio, quando in Italia sarà già notte, la visita all'Ospedale São Francisco de Assis na Providência di Rio.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.