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Povera quella sinistra che non capisce i poveri

Gli agenti del fisco hanno dei bonus in base alle cartelle che emettono. Follia dei sindacati: "Dovrebbero essere più alti". E in Sicilia Ingroia finisce a fare l'esattore per Crocetta

Povera quella sinistra che non capisce i poveri

"Maestà il popolo ha fame". "Non c'è pane? Che mangino brioche". La manifestazione del Pd contro la povertà ha lo stesso sapore. Bersani come Maria Antonietta. Non si rende conto. Non si rendono conto. Non vedono il ridicolo, la beffa, l'assurdità. Qui c'è un Paese che ha paura di svegliarsi il giorno dopo, perché non sa come tirare avanti. Non si compra, non si vende, non si produce, non si lavora. Il credito di speranza si è esaurito da tempo. Gli indici economici suonano come campane a morto. C'è chi si arrabatta in lavori precari, chi il 20 del mese già conta gli spiccioli nel portafoglio, chi viene licenziato e non sa dove andare a sbattere la testa e chi ha smesso perfino di cercare. E per tanti, troppi, la via d'uscita è la disperazione e la dignità del suicidio.

E Bersani che ti tira fuori dal cilindro? L'ideona. Si va in piazza a sputare contro la povertà. Magari si spaventa e se ne va. Accorrete tutti, sabato 13 aprile, ricchi premi e cotillon, alla periferia di Roma, per vedere l'effetto che fa. Ma che è? Una festa, una lotteria, un funerale, un esorcismo, una danza della pioggia? È la solita storia. È come pensare di fare cultura occupando il Valle. E poi come ci si veste per andare a manifestare contro la povertà? Sobri, austeri, casual, o colorati e con le pezze al sedere come Arlecchino? Qualche "melandrina" se lo starà già chiedendo. È il piove governo ladro. Solo che stavolta non c'è neppure il governo. Piove e basta.

Sono 44 giorni che Bersani sta lì a guardare la poltrona di Palazzo Chigi. La guarda e intralcia. Tutti hanno capito che fin quando sta lì il governo non si fa. Poi a guardare Bersani sono arrivati i saggi. Altro intralcio. Nel frattempo la povertà se ne frega delle piazze ed entra nelle case. Un Paese "mezzadro" è stato stremato da una cura a colpi di tasse. Non solo il paziente non è guarito, ma sta bestemmiando l'ultimo respiro. L'Europa ci ricorda i nostri debiti (pubblici). Non servono brioche. Volete combattere la povertà? Inventatevi un governo che tagli sprechi e tasse. Lavorare stanca, ma è l'unico modo per uscire dalla crisi.

Semmai in piazza ci andiamo dopo.

 

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