Politica

Primarie centrosinistra, chi sono i candidati

Quattro uomini e una donna. Due parlamentari (uno fa anche l'assessore comunale), un presidente di regione, un sindaco e un consigliere regionale. Il più giovane ha 37 anni, il più vecchio 66. Si contendono la leadership del centrosinistra italiano per la guida del Paese in caso di vittoria alle Politiche 2013

Primarie centrosinistra, chi sono i candidati

Pier Luigi Bersani

Segretario del Pd, 61 anni, è stato ministro dell'Industria, dei Trasporti e dello Sviluppo economico nei governi Prodi, D'Alema e Amato. Laureato in Filosofia, si è avvicinato alla politica aderendo al Pci, con incarichi nella comunità montana piacentina. Poi, giovanissimo, è stato eletto in Consiglio regionale. Più tardi (nel 1993) è diventato presidente della Regione Emilia Romagna (confermato nel 1995, le prime elezioni con l'indicazione diretta del presidente da parte degli elettori). Il suo motto è: “Il coraggio dell’Italia”.

Cosa dice: “L’Italia ce la farà se ce la faranno gli italiani. Se il paese che lavora, o che un lavoro lo cerca, che studia, che misura le spese, che dedica del tempo al bene comune, che osserva le regole e ha rispetto di sé, troverà un motivo di fiducia e di speranza. Davanti a noi ora c’è una scelta di questo tipo: se batterci tutti assieme o rinunciare a battersi. Se credere nelle risorse e nel coraggio del Paese o affidarsi alle risorse di uno solo. Non crediamo all’ottimismo delle favole, che ha avuto esiti disastrosi nel decennio della destra. Crediamo negli italiani e nel risveglio della fiducia collettiva, nel futuro degli italiani, dei più giovani e delle donne”... /dal sito www.bersani2013.it

Matteo Renzi

Sindaco di Firenze, 37 anni, laureato in Giurisprudenza, in passato ha ricoperto l'incarico di presidente della Provincia di Firenze. Ha iniziato a fare politica nei Comitati per Prodi e poi nel Ppi, di cui è stato, nel 1999, segretario provinciale. In seguito ha aderito alla Margherita e poi al Pd. Ha lanciato con forza l'esigenza di rinnovare la classe politica italiana usando il termine “rottamazione” che poi ne è diventato l'emblema. E' stato il primo a sfidare il suo partito – e le regole dello statuto – chiedendo le primarie in vista delle politiche 2013. Il suo motto è: “Cambiamo l’Italia, Adesso”.

Cosa dice: “Questo non è un programma: la solita raccolta di buone intenzioni e di proposte astratte che popolano le campagne elettorali e spariscono il giorno dopo. Qui non troverete né proclami, né promesse, perché la formula magica per risolvere i problemi dell'Italia non esiste. Ciò che esiste è un Paese stracolmo di capacità e di energie. Un Paese che, nella sua storia, è sempre uscito più bello e più forte dalle crisi che ha attraversato. E lo ha fatto grazie all'unica risorsa naturale della quale dispone in abbondanza: il talento degli italiani”… / dal sito www.matteorenzi.it

Laura Puppato

Imprenditrice nel settore assicurativo-finanziario, 55 anni, è consigliere regionale del Veneto per il Pd. Attivista del Wwf negli anni Novanta, si è battuta contro la costruzione di un inceneritore - considerato a forte impatto ambientale - e nel 2002 si è candidata ed è diventata sindaco di Montebelluna (Treviso) con una lista civica. Confermata nel 2007, si è candidata alle Europee nel 2009 (prima dei non eletti della circoscrizione Nord-Est) e un anno dopo è stata eletta nel Consiglio regionale del Veneto. Il suo motto è: “Un’altra idea di mondo”.

Cosa dice: “Il vero cambiamento che oggi ci è richiesto necessita di una visione, e nel caso del mio programma questo tema è centrale perché la sua strategia si fonda, letteralmente, su un’altra idea di mondo: perché un mondo totalmente nuovo, appunto, si deve realizzare. Prendo le mosse da una celebre citazione, dal carattere apparentemente non politico: ci sarebbero meno bambini martiri se ci fossero meno animali torturati, meno vagoni piombati che trasportano alla morte le vittime di qualsiasi dittatura, se non avessimo fatto l’abitudine ai furgoni in cui gli animali agonizzano senza cibo e senz’acqua diretti al macello. (Marguerita Yourcenar)”… / dal sito www.laurapuppato.it

Bruno Tabacci

Politico democristiano di lungo corso, 66 anni, è deputato e assessore del Comune di Milano, con delega al Bilancio. Laureato in Economia e commercio, consigliere comunale nel Mantovano (tra il 1970 e il 1985), poi è stato eletto consigliere regionale della Lombardia (1985-1991) e presidente (1989-1991). Negli anni Ottanta ha diretto l'ufficio studi del ministero dell'Industria, con Giovanni Marcora, e la segreteria tecnica del ministero del Tesoro, con Giovanni Goria. Entrato in parlamento con la Dc nel 1992, è stato rieletto nel 2001 con l'Udc. Nel 2008 ha lasciato Casini aderendo all'Api di Rutelli. Il suo motto è: “L’Italia concreta”.

Cosa dice: “Oggi l’Italia è stanca perché infettata. E’ profondamente colpita nella sua coscienza etica. E’come un corpo umano debilitato da una malattia e questa malattia è morale. Dunque ancora più difficile da curare. Improvvisamente dovremmo introdurre una rivoluzione di pensiero. Dovremmo affermare: che il benessere è legato al lavoro e non alla furbizia, che gli affari non si possono condurre senza regole e senza un’etica profonda, che i diritti camminano sulle gambe dei doveri, che la politica senza principi è un pragmatismo senza speranza”…/ dal sito www.primarietabacci.it

Nichi Vendola

Presidente della Regione Puglia, 54 anni, è leader di Sinistra, ecologia e Libertà, formazione politica nata nel 2009 dalle ceneri di Sinistra e Libertà, lo sfortunato (elettoralmente) cartello elettorale formato da Verdi e Partito socialista. Laureato in Lettere e Filosofia, attivista di associazioni gay, si è avvicinato alla politica con la Fgci (giovani comunisti) negli anni Settanta. Candidato alle Politiche nel 1987, non viene eletto. Giornalista del settimanale Rinascita, si schiera contro la svolta della Bolognina di Occhetto e aderisce a Rifondazione comunista. Eletto alla Camera nel 1992, vi resta fino al 2005, quando diventa presidente della Puglia. Per due volte, nella sua Regione, sconfigge alle primarie Francesco Boccia, fortemente voluto (per non dire imposto) da D'Alema per tentare di costruire, a partire dalla Puglia, un'alleanza con i centristi di Casini. Il suo motto è: “Oppure Vendola”.

Cosa dice: “Se vogliamo che il futuro non sia lasciato al caso o diventi un qualcosa di cui avere paura è necessario tornare a credere nel valore delle idee. Le idee sono la causa di tutto ciò che ci circonda e la cultura è la loro unione. La lotta alla povertà e all'esclusione sociale, l'impegno per la conversione ecologica dell'economia, sono la proiezione dell'Italia al di là dei confini nazionali, come attore responsabile in Europa e nel mondo. Il rilancio della cooperazione può essere un'opportunità per contribuire alla costruzione dell'Europa politica”... / dal sito www.

nichivendola.it

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