Primarie e alleanze, la base grillina ha già mal di pancia

Rivolta contro l'apertura a Di Pietro: "Perderemo voti". Lite sulla scelta dei candidati

Roma - Prove tecniche, molto complicate, di intesa politica. Il referendum sul lavoro proposto dall'Idv? «Non perdiamo tempo dietro referendum strumentali-elettorali dei partiti. Io i soldi all'Idv di un altro rimborso referendario (un milione di euro referendum 2011) non glieli do» scrive il capogruppo M5s in Piemonte, Davide Bono. I finanziamenti pubblici, uno dei muri tra M5s e Idv (che ha incassato 75 milioni di euro in dieci anni). Anche per questo il post di Grillo su «Di Pietro presidente della Repubblica» concorre al podio per il commento più controverso tra i simpatizzanti del movimento. I dubbi sono molti, anche se la base è spaccata a metà, con una parte che spinge per l'asse con Di Pietro.
Se la via è percorribile si vedrà a breve, con un test che sarebbe l'ideale, e cioè le regionali in Molise, probabilmente a gennaio. Lì Di Pietro ha ancora una sua popolarità (8% nel 2011) e Grillo un altro trampolino prima delle politiche. L'ex candidato governatore Cinque stelle, Antonio Federico, assicura che «non c'è spazio per alcun tipo di alleanze, non c'è spazio per alcun nome della vecchia politica che vuole vedere nel Movimento un modo per ripulirsi e avere una nuova verginità davanti agli elettori». Ecco un altro scoglio nell'asse M5s-Idv: si cercano volti nuovi, non sporcati da anni di politica, e su questo Di Pietro e i suoi non rientrano proprio nei requisiti. E poi, dalla Regione Emilia Romagna, dove l'Idv è in maggioranza insieme al Pd, a decine di Comuni, il M5s è diviso dall'Idv, spesso contestato dai grillini.
Un abbraccio spiazzante, quello di Grillo a Di Pietro, che solo cinque mesi fa sul M5s diceva questo: «Contestare non basta, Grillo deve dimostrare di saper operare trovando punti di incontro con altre forze, non solo di blaterare. Molto spesso costruiamo aspettative verso persone che non valgono niente. Nel Movimento 5 stelle ci sono persone valide ma anche venditori ambulanti». Si vede che molti non se lo sono dimenticato.
Una militante bolognese scrive: «Dopo l'esternazione di grillo su Di Pietro, attendo che sul blog compaia la scritta: "Sorridi, sei su scherzi a parte!". «Caro Beppe mi sei simpatico e credo che voterò per te le prossime elezioni, ma se continui a difendere Di Pietro ho paura che non solo perderai il mio voto ma molti altri» scrive Antonio Conforti sul blog di Grillo. «No...per l'amor di Dio....Di Pietro è il meno peggio dei politici ma è sempre un politico, non c'entra niente con noi, per favore non lasciamo la strada che abbiamo preso: “i politici tutti a casa”» scrive invece Lorenzo Cesaro. «Caro Beppe vorremmo sapere cosa farai con di Pietro, è una grande ca... riciclarlo» dice Massimo Aversa. L'alleanza elettorale varrà anche il 30%, come assicura il Fatto, ma quanti attuali elettori di Grillo la voterebbero? Anche perché Grillo finora è stato chiaro: nessuna alleanza con nessuno.
Per le politiche 2013 si è aperta la questione dei candidati. La selezione della squadra avverrà via web: «La selezione e la scelta dei candidati - si legge sul blog -, che dovranno essere in possesso dei necessari requisiti e aderire al codice di comportamento degli eletti del Movimento 5 stelle in Parlamento, verranno effettuate attraverso la Rete dagli aderenti al M5s a tutto il 30 settembre 2012, secondo la procedura di formazione delle liste pubblicata sul sito del M5s».

La consigliera comunale Federica Salsi, criticata da Grillo per la partecipazione a Ballarò, ha una sua versione, però, dell'accesso egualitario alle opportunità elettorali: «La mia esperienza è che la selezione di chi viene candidato solitamente è fatta in modo chiuso, quindi prevalgono le dinamiche amicali. Il problema esiste. Non ci sono meccanismi in cui si scelgono i migliori nella società. Entrano in gioco rapporti personali e non ci sono primarie aperte. Quindi....».

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