Offensiva giudiziaria in preparazione contro l’ala violenta del fronte no-Tav: come ai tempi delle indagini contro il terrorismo, è agli sforzi congiunti di diverse Procure della Repubblica che viene affidato il compito di coordinare le fila di un movimento sparpagliato su buona parte del territorio dell’Italia settentrionale, e contro il quale finora ogni ufficio giudiziario aveva proceduto autonomamente. Invece da questa mattina è evidente che almeno le due procure più impegnate nella repressione delle frange estreme dei no-Tav lavorano di comune accordo per coordinare le indagini contro quella che, nonostante la frantumazione, è considerato un’organizzazione solida, ben strutturata e soprattutto molto pericolosa.
Questa mattina sono sbarcati a Milano il procuratore della Repubblica di Torino Giancarlo Caselli e i pubblici ministeri Andrea Padalino, Antonio Rinaldo e Sandro Ausiello, accompagnati da una nutrita scorta: misura indispensabile dopo le minacce di morte seguite agli arresti di alcuni dei protagonisti delle violenze contro i cantieri dell’Alta velocità in Valsusa, contro le forze dell’ordine, i giornalisti e le aziende impegnate nei lavori. Negli uffici della procura hanno incontrato il procuratore aggiunto Maurizio Romanelli, capo del pool antiterrorismo, e il pm Grazia Pradella, titolare di più di una inchiesta sugli ambienti anarcoinsurrezionalisti.
Significativa anche la scelta della stanza per l’incontro: l’ampio ufficio di Armando Spataro, oggi semplice pubblico ministero addetto agli affari civili, ma per trent’anni in prima fila nelle inchieste sul terrorismo e grande amico di Caselli. Presenti anche i capi della Digos dei capoluoghi lombardo e piemontese.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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