Professione divorziata: per diventare ricca fai l'ex

Nella lista dei Paperoni appaiono le "separate" più danarose. E gli avvocati ammettono: "È il modo più facile per avere soldi"

Professione divorziata: per diventare ricca fai l'ex

Non è proprio la professione più antica del mondo, ma è comunque un mestiere antico, e più o meno si muove sullo stesso terreno: trarre profitto dalle relazioni, con persone di sesso opposto. Tipicamente maschi. Possibilmente straricchi. È di quelle professioni, è chiaro, che si perseguono (con lucro) ma non si dichiarano (solo nella denuncia dei redditi, al limite, ma si sa: il fisco è clemente, con chi molto gli elargisce); o almeno non si dichiaravano, fino a oggi. Ora che il filo dell'ironia è diventato un cavo di rame, beh: ora si può confessare. Si può dire chiaro e tondo: sposare un miliardario e poi divorziare, senza neanche averlo sopportato per troppo tempo, è un lavoro. Redditizio, rodato, consolidato. Non importa se sia faticoso o meno, non importano eventuali considerazioni morali o moralistiche, non importa l'amore, figuriamoci, non importano neanche i figli (se ci sono, meglio: il giudice concederà più soldi): quello che conta è l'esito. Le professioniste del divorzio milionario potrebbero appropriarsi dello slogan delle top model, in quella pubblicità: «Io guardo il risultato». E non si intendono i capelli luccicanti.
I soldi non puzzano, del resto. Anzi in questo caso è la legge a porre il suo sigillo: le signore ottengono milioni, perché quei milioni spettano. Per esempio nel 2009 Slavica Ecclestone ha divorziato da Bernie, il patron della Formula Uno, per il suo «comportamento irragionevole». Lei gli era stata accanto per ventitré anni e un tribunale le ha assegnato 740 milioni di sterline, che in euro è qualcosina in più, 860 milioni. Così ora Slavica compare nella lista delle mille persone più ricche del Regno, la famosa Rich List compilata ogni anno dal Times. Ma non è l'unica divorziata ricca e famosa: è come - notava il Daily Mail - se si fosse creata una specializzazione, un settore a parte nella classifica. E non sono soltanto i milioni in cui si misurano i patrimoni delle signore (o ex signore) a dirlo, lo confermano pure gli avvocati divorzisti, come Ayesha Vardag: «Oggi in Inghilterra il modo più semplice di fare fortuna per una donna attraente è sposare un uomo molto ricco e poi divorziare qualche anno più tardi, meglio ancora dopo aver avuto un figlio». Quando si dice lucidità di pensiero.
Non è ormai luogo comune, d'altra parte, che si è artefici del proprio destino? E quale destino è più immediato, più quantificabile, di quello del conto in banca? Così nella lista delle divorziate di lusso appaiono altre cifre esorbitanti: Irina Malandina (non malandrina, Malandina) nel 2007 si è separata da Roman Abramovich dopo 16 anni di matrimonio e cinque figli. Lui è uno degli uomini più ricchi del mondo, lei ha avuto 180 milioni di euro. A tallonarla, al terzo posto in classifica c'è Diana Jenkins, imprenditrice e filantropa bosniaca, ex moglie del superconsulente di Barclays Roger Jenkins: quando si sono divisi, nel 2011, lei ha ottenuto 175 milioni. La coppia l'ha definito «il divorzio più felice di sempre». Come non gioire per loro. Ma anche per Galina Besharova, che nel 2011 si è separata dall'oligarca russo Boris Berezovsky stabilendo un record assoluto: ha guadagnato centosedici milioni in 45 secondi. Perché se il mestiere si fa, va fatto bene.


Anche la persona più giovane nella lista dei Paperoni d'Inghilterra è una donna, la ventunenne India Rose James, che con la sorella Fawn ha un patrimonio di 384 milioni: più ricca della Regina. Tutto grazie al nonno Paul Raymond, che nel testamento ha lasciato quasi tutti i suoi milioni alle nipotine. Il nonno, nello specifico, era il re del porno d'Oltremanica.
blog.ilgiornale.it/barbieri

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