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La proposta del Colle: sul modello olandese?

Larghe intese su pochi punti comuni e un governo in tempi rapidi: il faro è quello dell'Aia?

La proposta del Colle: sul modello olandese?

Il presidente della Repubblica placa animi e indiscrezioni. Non ha intenzione di lasciare il Quirinale. E non ha neppure intenzione di mollare il colpo prima dell'ultimo giorno del suo settennato. Anzi, chiede "a due gruppi ristretti di personalità", da inviduarsi nel transatlantico ma pure tra chi politico non è, di cercare la convergenza su una linea minima, che permetta di oliare la macchina della legislatura, attualmente in stallo.

Un'indicazione che ricorda da vicino quel "modello olandese" richiamato questa mattina da Marco Galluzzo sul Corriere della Sera. Uno schema fatto di condivisione di obiettivi minimi, di patti siglati su un programma gradito a tutte le compagini politiche, in grado così di portare avanti un percorso di riforme necessario.

È la situazione venutasi a creare in Olanda quando in ballo c'era la formazione di un governo.

Una proposta portata a Napolitano dagli esponenti di Lista Civica, che hanno ricordato al Colle come in 44 giorni di incontri serratissimi e combattuti i Paesi Bassi siano riusciti a colmare le sedute vacanti, nominando un esecutivo.

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