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"Condividiamo molti temi". Quell'intesa tra Cateno De Luca e Sgarbi che spaventa i dem

Il possibile accordo tra Cateno De Luca, cortegiatissimo leader di Sud chiama Nord, con lo storico dell'arte Vittorio Sgarbi spaventa il centrosinistra

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“Che accordo avremo io e De Luca? Oggi non so dirlo, ma condividiamo molti temi che meritano di e essere affrontati”. Vittorio Sgarbi ha sempre avuto grande stima di Cateno De Luca, recentemente eletto sindaco di Taormina. Una stima confermata da queste parole pronunciate dal sottosegretario alla Cultura che, pochi giorni fa, ha visitato insieme Fiumedinisi, cittadina del messinese di cui il corteggiatissimo leader di Sud chiama Nord è stato primo cittadino.

“Provo ad immaginare come trovare un fronte comune. Lui sindaco di Taormina, io sindaco di Arpino”, ha detto in quell’occasione Vittorio Sgarbi, riferendosi al fatto che sia lui sia De Luca sono accomunati dall’esperienza di sindaci in quattro comuni. Lo storico dell’arte, lo scorso maggio, è stato eletto sindaco di Arpino, nel frosinate, ma in passato aveva già amministrato Sutri, Salemi e San Severino Marche. De Luca, invece, prima di Taormina, era stato sindaco di Messina, della stessa Fiumedinisi e di Santa Severa di Riva.“Diventando sindaco di Taormina Cateno De Luca ha vinto la scommessa più importante della sua vita. Adesso bisogna individuare la strategia per mettere Taormina al centro dell’Europa”, ha sottolineato Sgarbi nel corso della sua visita. Le Europee sono il prossimo e più importante appuntamento elettorale e, come si sa, Cateno De Luca porta in dote un bacino di 500mila voti che fa gola soprattutto ai centristi del centrosinistra. Un accordo ancora non c’è, ma temi come la giustizia e l’interesse per i piccoli borghi possono essere la base per una prova di intesa tra De Luca e Sgarbi.

“Ci unisce l’amore per le città. Mi auguro che questo autunno potremo trovare dei ragionevoli punti di incontro e condivisione guardando all’Europa”, ha detto Sgarbi. L’obiettivo dei politici più istrionici d’Italia sarebbe quello di creare una sorta di lista dei sindaci, visto e considerato il crescente interesse di amministratori locali come il neosindaco di Terni, Stefano Bandecchi, ma soprattutto di sindaci civici che appartengono all’area del centrosinistra. Se da un lato è vero che un simile progetto, difficilmente, potrebbe superare la soglia di sbarramento del 4% è anche vero che, se il governo decidesse veramente di abbassarla al 3%, le sirene deluchiane potrebbero attrarre molti più consensi e mettere in grande difficoltà il campo del centrosinistra.

Un campo che potrebbe così vedersi scippare da (S)Cateno De Luca il grande sogno di creare una 'lista dei sindaci' che possa fare breccia nell'elettorato moderato.

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