«I contatti tra M5S e il Fronte di Marine Le Pen ci sono eccome. So per certo di un faccia faccia, in Francia, tra due parlamentari Cinque stelle e la leader del Front National. Ma le dico di più. Circa venti giorni fa un deputato del Fn è venuto in Piemonte per un incontro riservato con Gianroberto Casaleggio; visto il peso politico del personaggio sono venuti qui loro. Con Grillo no, non ci sono rapporti diretti, ma la Le Pen lo stima e per le Europee 2014 sta lavorando ad un fronte comune di movimenti anti-euro. In Italia il FN non guarda ai piccoli partiti della destra, che pure erano legati al padre di Marine, perché considerati elettoralmente irrilevanti. Adesso lei guarda soprattutto al Movimento Cinque Stelle». Chi parla è il «cuore nero» milanese Roberto Jonghi Lavarini, già segretario del Fronte della gioventù, poi una lunga militanza dal Msi ad An al Pdl e alla Destra. Il Front National sta macinando consensi in Francia, ha appena stravinto in un'elezione locale, e in un sondaggio sulle prossime Europee è dato clamorosamente come il primo partito francese. Merito di battaglie e temi che hanno sfondato in un elettorato non tradizionalmente di destra (molti vip francesi, da Delon alla Bardot e Jean-François Belmondo, hanno fatto outing per la Le Pen) -, e che richiamano in vari punti la propaganda di Grillo. «Noi non siamo né di destra né di sinistra» tuona la Le Pen minacciando querele a chi la descriva come di «estrema destra». Contro i partiti di centrodestra (l'Ump) e centrosinistra (il Ps), cioè contro - dice lei - l'«UMPS», gioco di parole che unisce Ump e Ps, equivalente del «Pd meno L» grillesco. Molte le idee comuni tra Marine Le Pen e il pensiero di Grillo/Casaleggio: la lotta all'Europa dei tecnocrati, le accuse alle banche, le critiche all'euro e alle politiche di austerity imposte da Bruxelles, alle ipotesi di cittadinanza facile (Grillo: «Senza senso darla ai figli di immigrati nati in Italia»), e all'aperture dei confini (ancora Grillo e Casaleggio: «Quanti clandestini siamo in grado di accogliere se un italiano su otto non ha i soldi per mangiare?»).
La prossima tappa sono le elezioni Europee. Il Front National cerca alleati perché, per formare un gruppo parlamentare a Strasburgo, servono almeno 25 eurodeputati di almeno sette Paesi diversi. Quindi urgono leader anti-europeisti anche in Italia, dotati di voti. Come Grillo e Casaleggio, appunto. Intervistata da La7, Marine Le Pen ha speso parole di elogio per Grillo: «In Italia non c'era un solo partito critico con l'Europa, Grillo ha riempito questo vuoto in Italia. Sono d'accordo con lui sulla nazionalizzazione delle banche e sul referendum per uscire dall'euro, anche io l'ho proposto». Rapporti diretti con lui no («se vuole incontrarmi sono qui»), ma «i nostri staff sono in contatto. Il mio referente per le questioni europee mi ha detto che stava aspettando la telefonata di uno dei responsabili del M5S. D'altronde, perché aspettare? Ci attende una responsabilità storica. Le forze euroscettiche devono incontrarsi». Grillo, poi, ha smentito sul blog («nessuno dello staff di Beppe Grillo ha mai avuto contatti con Marine Le Pen nè intende averli»). Ma Jonghi Lavarini, in contatto diretto col Fn, giura il contrario: «Sono incontri interlocutori, ma ci sono. Non solo con il M5S, la Le Pen ha sondato anche Tosi e Samorì. Ma ripeto, l'interesse principale è per i Cinque stelle.
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