Un tronista in lista con l’Udc a Lecce, la lista "Fascismo e libertà" che si presenta a Sant'Eramo in Colle, la candidatura, poi sfumata, a Taranto per l’ex pornostar Amandha Fox, l’arresto per associazione a delinquere di uno dei candidati a sindaco di Apricena, noto per essere arrivato a cavallo a un comizio.
Non sono mancate curiosità e colpi di scena nella campagna elettorale per le amministrative del 6 e 7 maggio in Puglia. Che rappresentano però anche un test politico importante: si vota complessivamente in 63 comuni, dei quali quattro capoluoghi di provincia, e cioè quelli dell’intero Salento più Trani, una delle tre "capitali" della nuova provincia Bat. E poi tante città di medie dimensioni in ogni provincia: Bitonto, Gravina, Gioia del Colle nel barese, Canosa nella Bat, Fasano nel brindisino, Castellaneta e Martina Franca, nel tarantino, Casarano e Galatina nel leccese. Possibilità di andare al ballottaggio il 20 e 21 maggio in 25 centri con più di 15mila abitanti. Il test, che vede, tra l’altro una presenza significativa dei grillini, con il Movimento 5 Stelle che presenta candidati sindaci in tre capoluoghi su quattro, è caratterizzato dalla eterogeneità delle alleanze politiche, e anche per questo i risultati occorrerà analizzarli con prudenza. Pdl e Pd hanno stretto intese differenti a seconda delle realtà locali.
Nel centrosinistra - ma soprattutto all’interno del Pd - si sono verificati scollamenti conseguenza di scelte travagliate dei candidati sindaci. E quindi, ad esempio, mentre a Lecce il centrosinistra, dopo le primarie, si presenta unito sul nome della vicepresidente della giunta regionale Loredana Capone, non è successa la stessa cosa a Trani, dove le primarie le ha vinte Fabrizio Ferrante ma il candidato ufficiale del Pd, del centrosinistra e del Terzo Polo è Ugo Operamolla. E anche il Terzo Polo spesso non è unito: a Lecce Fli appoggia il sindaco uscente del Pdl Paolo Perrone mentre l’Udc corre da solo. A Taranto, la città più popolosa, c’e la situazione più frastagliata con ben undici candidati alla carica più alta e una trentina di liste. Il centrosinistra è tutto ufficialmente schierato con il sindaco uscente Ippazio Stefano, vicino a Vendola, cui si è affiancato anche l’Udc ma un consigliere ed ex assessore uscente del Pd Dante Capriulo ha creato una sua lista autonoma, mentre i Verdi candidano il segretario nazionale Angelo Bonelli e un consigliere regionale eletto con Idv, Patrizio Mazza, è tra gli aspiranti primi cittadini a dispetto della posizione del partito. Tutti candidati affiancati da realtà e gruppi locali che finiranno per erodere qualche consenso al primo cittadino uscente. Dall’altra parte il centrodestra ha candidato, dopo alcuni rifiuti e qualche rivalità interna, Filippo Aldo Condemi, consigliere uscente e assessore nella passata giunta Di Bello ma la scelta è arrivata con molto ritardo, perdendo cosi la possibilità di tessere alleanze importanti.
A Brindisi si registra una spaccatura nel centrosinistra con un candidato del Pd e centrosinistra, compreso Sel, Mimmo Consales, e un altro della lista la Puglia per Vendola Giovanni Brigante, consigliere regionale. In compenso l’Udc, almeno nei quattro centri principali ma anche altrove, non si allea mai con il Pdl mentre a Brindisi, Taranto e Trani stringe alleanze con il Pd o con il centrosinistra. Solo a Lecce corre da solo. C’è attesa, come nel resto d’Italia, per i risultati delle liste Cinque Stelle di Beppe Grillo che si presentano con loro candidati sindaco in tre su quattro capoluoghi (Taranto, Lecce e Trani) e a Polignano a mare. Altra variabile potrebbe essere rappresentata non solo dalle classiche liste civiche o del sindaco ma anche dalle liste regionali e locali: Movimento Schittulli, la Puglia prima di tutto, Io Sud, per il centrodestra; la Puglia per Vendola, alcune liste che richiamano ai Democratici per il centrosinistra. E poi i Moderati e Popolari, i neoborbonici: ce n’è per tutti i gusti. E certo susciterà interesse il risultato di Sel visto che il suo leader è anche il presidente della Regione Nichi Vendola.
È stata finora una campagna elettorale che ha riservato qualche sorpresa ma non è mancata qualche polemica: all’inizio su tutte la candidatura a sindaco, sfumata all’ultimo momento, della pornostar Amandha Fox a Taranto, quindi la lista "Fascismo e Libertà" a Santeramo in Colle nel barese, e infine l’arresto negli ultimi giorni di un candidato di una lista civica ad Apricena, nel foggiano, Michele Taurisano (Buongiorno Apricena) che, secondo la magistratura, oltre ad essere stato legato a un gruppo criminale, sarebbe stato incaricato addirittura di un duplice omicidio di esponenti di una consorteria rivale. E qualche perplessità ha suscitato la candidatura dell’ex comandante (per venti anni) della Stazione dei carabinieri a Giovinazzo nel barese, il luogotenente Antonio Galizia per il centrodestra. Si vota anche alle Isole Tremiti, dopo un lungo commissariamento segnato nelle ultime settimane dalla decisione della rappresentante del governo di mettere all’asta (poi andata deserta) alcuni terreni comunali per costruirci case.
Tra le curiosità la diversa prospettiva indicata dal nome scelto da due liste civiche del piccolo centro di Aradeo, il paese natale della cantante vincitrice di Sanremo, Emma. Nella cittadina salentina l’elettore si troverà a dover scegliere tra il futuro di "Aradeo Domani" che candida Pasquale Chiriatti e il presente di "Aradeo Ora" che candida Stefano Chezzi. Terzo incomodo Daniele Perulli con il classico Insieme per Aradeo.
Non mancano le candidature di personaggi dello spettacolo: il tronista Giovanni Conversano passa dal programma Uomini e Donne di Maria De Filippi alla lista dell’Udc di Giovanni Melica a Lecce.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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