L'articolo della domenica

Quelli che rubano i meriti altrui

Il mediocre prova invidia e rancore per chi è creativo e fa di tutto per ostacolarlo

Quando un uomo privo di fantasia, ma molto ambizioso raggiunge una posizione di potere come fa a conservarla? Prima di tutto si circonda di persone mediocri che tiene legate a sé con il denaro, con i ricatti e con la paura. Poi creando ostacoli e impedimenti alle persone di valore e creative per rallentare la loro ascesa e costringerli a ubbidire ai suoi ordini. Il mediocre anche quando è potente, di fronte all'inventore, al creatore, prova un insopportabile sentimento di rancore e di invidia. Allora fa di tutto per ostacolarlo, per danneggiarlo, per umiliarlo.

Il regista Forman ce lo ha rappresentato stupendamente nel film Amadeus, dove il compositore Salieri dedica la sua vita a odiare e a distruggere Mozart. Ma c'è il direttore di giornale invidioso del giornalista famoso, l'editore invidioso dello scrittore, il professore del suo allievo. E se, col tempo, il creatore, l'innovatore, ha tanta tenacia, tanta forza da affermarsi ugualmente allora il mediocre potente può decidere di cambiare strategia nei suoi riguardi. Anche le persone incapaci, infatti, per conservare il proprio potere e accrescerlo, hanno bisogno di gente creativa. Poiché non vogliono circondarsi di persone di valore che temono e invidiano, di solito comperano le loro prestazioni e poi se ne sbarazzano.

Ma c'è anche chi non si fa comperare e allora il mediocre ambizioso decide di sedurlo con la lusinga, con l'inganno. Avvicina l'individuo creativo che fino a quel momento ha osteggiato, lo corteggia, gli dice che ha capito il suo genio, che lo aiuterà, basta che si lasci guidare da lui. E si dà da fare, lo sostiene, lo finanzia, si presentano insieme in pubblico, poi quando le cose sono avviate, ci va da solo e si prende il merito di ciò che hanno realizzato. Infine, quando l'opera è conclusa incomincia a trovargli dei difetti, a criticarlo, a denigrarlo finché non lo allontana, lo fa sparire e resta solo il suo nome.

Molti monumenti commemorativi non ricordano il creatore, l'inventore, ma il potente che per molto tempo ha ostacolato l'inventore, poi lo ha sfruttato e, alla fine, è riuscito a farlo dimenticare e a prenderne il posto.

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