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Quelli che credono di essere Presidente della Repubblica: "Niente grazia a Berlusconi"

L'atto di clemenza non è stato chiesto, ma c'è già chi vuole suggerrire a Napolitano come comportarsi: da Rodotà a Pisapia passando per Doria

Quelli che credono di essere Presidente della Repubblica: "Niente grazia a Berlusconi"

La grazia non è stata chiesta ma c'è già chi vuole consigliare il Presidente della Repubblica sul da farsi. Sono una piccola legione di aspiranti presidenti e costituzionalisti che sussurranno all'orecchio di Napolitano consigli su come comportarsi nell'eventualità che Silvio Berlusconi avanzi la richiesta al Colle.

"Spiragli per la grazia nella nota di Napolitano? Non ne vedo, non ci sono le condizioni, tra tre anni non so cosa potrebbe accadere, ci potrebbe anche essere una situazione di emergenza umanitaria, ma oggi come oggi no", taglia corto Stefano Rodotà e chiude a ogni atto di clemenza. Sulla stessa lunghezza d'onda il sindaco di Milano Giuliano Pisapia: "Sull’eventuale grazia a Berlusconi è evidente che la decisione spetta al Presidente Napolitano e per quanto mi riguarda rispetterò la sua decisione", mette la mani avanti il primo cittadino. Poi fornisce una sua valutazione: "Ritengo in ogni caso che, sulla base dellarelazione al codice di procedura penale, quando parla di grazia, e dei lavoripreparatori della costituente, allo stato non ci siano i presupposti".

Con un post su Facebook prende posizione anche il sindaco di Genova Marco Doria: "Sarebbe assolutamente improprio che il presidente Napolitano conceda la grazia a chi costantemente si è considerato e si considera al di sopra della legge. Per ribadire una volta tanto che la legge deve essere

538em;">uguale per tutti".

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