Questa volta ha fatto arrabbiare anche un anchorman di ghiaccio come l'inglese Alan Titchmarsh che, durante il suo talk show, non aveva mai perso le staffe. L'ospite di turno era Cesar Millan, «colui che sussurra ai cani» per i suoi seguaci, «quello che sussurra ai cani col bastone» per i suoi numerosi nemici.
Cesar Millan è un personaggio televisivo, scrittore ed educatore di cani che nasce a Culiacàn (Messico) nel 1969 e trascorre la sua gioventù nel ranch del nonno, dove i suoi migliori amici sono i cani della fattoria. Appassionato di Lassie e Rin Tin Tin, il suo sogno giovanile è quello di diventare il miglior educatore canino di Hollywood. E il sogno si avvera, oltrepassando di gran lunga le speranze di un bambino, perché, pur tra mille contestazioni, la sua figura, diventa, negli anni, quella del più famoso psicologo per cani a livello mondiale. I suoi libri, il suo reality show (Dog Whisperer, Uno psicologo per cani), le sue apparizioni sugli schermi televisivi di mezzo mondo e i premi ottenuti da prestigiose associazioni, fanno della sua istrionica figura un vincente nel suo campo.
Il suo trasferimento dal Messico agli Stati Uniti, all'età di 21 anni, sfiora la leggenda, visto che si trova a passare la frontiera da clandestino con soli 100 dollari in tasca. Dopo avere pagato chi gli permette di arrivare a San Diego, con i pochi soldi rimasti inizia un lavoro come toelettatore di cani e, grazie ai discreti introiti, si trasferisce presto nella capitale mondiale del cinema, in quella Hollywood sognata da piccolo dove si mette a lavorare per un importante centro di addestramento per cani. Litigando spesso con i suoi colleghi s'intestardisce a cercare la riabilitazione di cani aggressivi, quali pit bull, rottweiler e dogo argentino, grazie al cosiddetto «potere del branco», ovvero la compagnia e l'insegnamento da parte di cani equilibrati e remissivi.
In pochi anni le sue doti, esaltate dalla conoscenza di un influente uomo d'affari, sono notate dalla moglie del famoso attore Will Smith. La coppia gli chiede di occuparsi dei cani di famiglia e, in capo a pochi anni, Millan conosce personaggi del calibro di Ridley Scott e Vin Diesel e comincia a occuparsi dei cani della High Society di Los Angeles. Il suo successo attraversa gli oceani. D'altronde la sua figura buca lo schermo e cominciano ad arrivare premi prestigiosi per il suo lavoro, specie se si considera che nel 2007 dà vita a un'associazione no profit, la Millan Foundation che ha come obbiettivo la riabilitazione e il soccorso di cani abbandonati e maltrattati. Con gli ingenti introiti del suo lavoro Millan finanzia poi programmi di castrazione e sterilizzazione di cani per ridurne o eliminarne la sovrappopolazione. La scala della sua vita sembra avere i gradini d'oro, fino a quando cominciano a circolare alcuni video girati durante l'addestramento cui sottopone i cani problematici. In queste immagini si vede Millan assestare dei calci o colpi di tacco sul fianco dei malcapitati quattrozampe ai quali non risparmia collari strozzo e shock indotti dall'uso di corrente elettrica che li rende subito mansueti.
Il programma Dog Whisperer, trasmesso in Italia da Sky National Geographic e dal digitale terrestre Cielo, scatena enormi polemiche che bloccano le riprese in alcuni canili europei (Italia in primis). Tutte le associazioni comportamentaliste veterinarie italiane bollano Millan come un a persona becera che maltratta gli animali e che non deve avere spazio nel nostro paese.
Il prossimo 2 dicembre la più prestigiosa associazione di veterinari comportamentalisti (Asetra) organizza a Milano un seminario aperto alla stampa, dal titolo esemplificativo: «Chi ha paura di Cesar Millan? Analisi di un fenomeno mediatico». La strada di Cesar non è più in discesa, almeno in Europa.
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