Qui ci vuole un Angelone o un Angelaccio

Alfano ispira fiducia, a volte tenerezza, comunque sim­patia

Angelino Alfano ispira fiducia, a volte tenerezza, comunque sim­patia. È prudente e misurato, si fa ca­pire e non si fa odiare, riesce bene in tv, dà l’idea di un giovane avvocato in­telligente e leale, munito di i-pad. Ha avuto una reggenza ingrata perché ha ereditato una monarchia in piena agonia di una repubblica, doveva so­stituire Re Berlusconi, sostenere un odiato governo di tecnici, allearsi con la sinistra nemica. Ha prestato la sua faccia al tracollo del Pdl, senza averne colpe.

E lui, la sua faccia di Bunny Coniglio dal fiero cipiglio l’ha messa: con dignità, con garbo e con mite coraggio. In segreto avrà soffer­to, pianto e litigato, ma ha tenuto bot­ta. Però questo non è tempo di manu­tenzione, ma di rivoluzione, non si tratta di curare l’ordinaria ammini­strazione ma di affrontare la tempe­sta. Non ha commesso errori, Angeli­no; però questo è il tempo degli Inizia­tori, dei Fondatori/Affondatori. Al­tro che moderati in odore di dc e di ri­congiungersi coi parenti separati. Qui ci vogliono i Santi, i Pazzi, i Titani. Berlusconi avrà mille difetti e fatto mille errori, e non ci siamo risparmia­ti dal dirlo, ma ha fiuto per capire l’ec­cezionalità della situazione.

Poi ma­gari pensa solo a commerciare il voto e non al dopo, ma l’invocazione di uno choc è giusta...

Le primarie servo­no ad Alfano per passare da nomina­to a eletto, da delfino a leader. Ma che farsene, in questo frangente in cui vie­ne giù tutto? Questo è il dramma poli­tico e umano di Angelino. Qui ci vo­gliono gli Angeloni, gli Angelacci, e anche gli Angelici.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica