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Rai, Alfano va all'attacco: il Pd vuole metterci le mani

Il cda di viale Mazzini è in scadenza e sale il livello dello scontro. Bersani: "E' scandaloso quello che dice Alfano"

Rai, Alfano va all'attacco: il Pd vuole metterci le mani

Il cda di viale Mazzini è in scadenza è la sinistra va in fibrillazione. Da giorno il Pd e il Terzo Polo continuano a ripetere la solita cantilena: la Rai deve essere commissariata. E il dubbio ha subito iniziato a insinuarsi: vorranno mica mettere le mani sulla televisione di Stato? Il segretario del Pdl, Angelino Alfano, lo ha detto chiaramente: "Vi è una legge vigente. Noi siamo contro scelte dei partiti che potrebbero fare una battaglia legislativa al solo fine di mettere le mani sulla Rai". Insomma, il binomio governo tecnico - Rai tecnica, per il Pdl, non sta proprio in piedi. La replica di Pier Luigi Bersani è infuocata: "C’è un limite a tutto. Sentirsi dire da Alfano che vogliamo mettere le mani sulla Rai è davvero scandaloso. Da mesi stiamo dicendo: la Rai è un azienda che ha il diritto di non avere le mani legate davanti alla sfida della concorrenza. I partiti escano dunque dalla Rai. Se non sarà così, noi ne usciremo comunque. Questo stiamo dicendo, da tempo, e a chiare lettere".

Non finisce qui, arriva pure la controreplica a firma di Maurizio Gasparri: "Che Bersani sia refrattario ad applicare la legge vigente è un conto. Ma che reciti la parte dell’agnellino è ridicolo. Alfano ha giustamente richiamato la possibilità per la Rai di applicare la legge esistente, votata dal Parlamento e mai contestata in alcun punto dalla Corte Costituzionale. Il Pd e tutti gli altri partiti se ne facciano una ragione. Noi agiamo in punta di diritto. Loro accecati da logiche spartitorie".

Il livello dello scontro continua a salire e sul tavolo del premier il fascicolo Rai si fa sempre più scottante.

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