Un rapinatore solitario è stato ucciso nella serata di ieri ad Arzano, nel napoletano. Il malvivente è entrato nel negozio «Il gioiello» situato in via Napoli e subito ha fatto capire le sue intenzioni, puntando la pistola (rivelatasi poi un giocattolo) alla tempia del titolare. Ma, la vittima, senza essere scorta dal bandito è riuscita a prendere la pistola regolarmente detenuta che custodiva nel cassetto del banco ed ha sparato. Un solo proiettile, conficcatosi nella testa del malvivente. Pasquale Perrotta, 31 anni si è accasciato sul pavimento del negozio. Il titolare, un uomo di 46 anni ha subito avvertito i carabinieri della tenenza di Arzano, che sono immediatamente accorsi in via Napoli, luogo dove si trova la gioielleria. Il commerciante era sotto choc, a terra il corpo del giovane rapinatore, probabilmente al primo colpo. Il negoziante è stato condotto in caserma per essere interrogato dai militari della compagnia di Casoria (Napoli). Pare che Perrotta non fosse un rapinatore di professione. Sulla sua fedina penale pesano precedenti per spaccio di droga. Avrebbe agito da solo, entrando in azione quando era quasi l'orario di chiusura dei negozi. Al momento della rapina, nel negozio c'erano soltanto il titolare e il malvivente.
Appena tredici giorni fa le cose erano andate diversamente in un'altra gioielleria, ma a Maddaloni, nel casertano, dove tre banditi (assistiti da altri complici) avevano ucciso l'appuntato dei carabinieri Tiziano Della Ratta e ferito il maresciallo Domenico Trombetta e un cliente del negozio.
Sulla legittimità dell'uso della pistola da parte del gioielliere non dovrebbero sussistere dubbi.
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