Scendono in campo anche i figli: "Scempio, la politica se ne pentirà"

L’amarezza di Marina, Pier Silvio e Barbara per l’ingiustizia subita dal padre e lo sfregio al Paese

Scendono in campo anche i figli: "Scempio, la politica se ne pentirà"

«La politica si pentirà di essersi arresa alla magistratura». Marina Berlusconi accoglie la decisione dell'assemblea di Palazzo Madama con un commento al vetriolo: «Questo Paese non merita di vedere l'uomo, che milioni di italiani hanno scelto con il voto, venire allontanato da uno dei luoghi più solenni della Repubblica, in base a un'assurda condanna senza prove e calpestando principi costituzionali, normative, prassi minime di civiltà. Una violenza di questo tipo rappresenta una macchia che peserà sulla storia del nostro Paese». «La vera decadenza - conclude la presidente di Fininvest e Mondadori - è quella imboccata dalle nostre istituzioni: sono loro, e non mio padre, a uscire profondamente umiliate dallo scempio cui oggi ci è toccato assistere». Per la primogenita dell'ex premier la decisione del Senato non intacca minimamente non soltanto la leadership del padre ma nemmeno il suo percorso politico.

Qualche ora dopo ha parlato anche Pier Silvio Berlusconi: «Il voto di oggi al Senato mi colpisce come figlio e come cittadino perché so quello che mio padre è davvero e quanto ha fatto per l'impresa italiana e per il nostro Paese. Come cittadino, provo un forte senso di ingiustizia. Il voto - dice il vicepresidente Mediaset - ignora ogni ragionevole dubbio su una vicenda giudiziaria che fa acqua da tutte le parti e non è in linea con i principi democratici che dovrebbero tutelare gli eletti dal popolo da aggressioni esterne, per di più strumentalizzate da interessi politici».

In serata è intervenuta anche Barbara Berlusconi: «Con la violenta estromissione di mio padre dal Parlamento, avvenuta attraverso norme incostituzionali e palesi violazioni regolamentari, gli avversari politici si illudono di avere la strada spianata verso il potere».

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