
Nelle ultime settimane il dibattito sul referendum di domenica e lunedì si è infiammato. Da una parte c'è chi sostiene che non andrà a votare perché non si trova d'accordo con i quesiti proposti, dall'altra chi (in maniera interessata) accusa chi non andrà a votare di non rispettare la democrazia. Al centro della disputa il quorum: chi non si richerà alle urne lo farà conspevolmente per non contribuire al quorum e annullare, di fatto, l'efficacia referendaria, che invece brama chi ha deciso di votare. Dal momento che oggi dalla parte della barricata dei "non votanti" c'è la maggioranza, che è costituita dalla coalizione di centrodestra e dai suoi elettori, le opposizioni si stracciano le vesti invocando ipotetici sfratti e accusando gli altri di non esercitare il diritto, e dovere, al voto. E se la prendono pure con chi osa criticare i quesiti proposti. Ma in passato loro fecero esattamente lo stesso.
Era il 2022, giugno, e Luciana Littizzetto era come sempre ospite fissa di Fabio Fazio, che ancora imperversava su Rai Tre (rete pubblica) prima di passare sul Nove. Il 12 giugno si sarebbe votato per i 5 quesiti sulla giustizia. Va detto subito che, al termine di uno dei suoi famosi monologhi, Littizzetto specificò che sarebbe andata alle urne, per nei minuti precedenti si sperticò in un monologo che aveva un altro sapore. "Votare è bellissimo, però vi dico la verità: il 12 giugno pensavo di andare al mare. Invece ci chiedete di pronunciarci sul referendum, non uno, ma cinque. A questo giro mi viene chiesto un parere su qualcosa che non so tanto bene. So a spanne, a grandi linee. Per chi ci avete preso, per 60 milioni di Giuliani Amati? Siamo forse dei Perry Mason? Pensate che la mattina sul water leggiamo il manuale di diritto costituzionale?", disse Littizzetto, quasi sottintendendo che fossero quesiti troppo complessi.
"Non è che la sera a tavola a Sondrio o a Reggio Calabria si parla della separazione delle carriere dei magistrati, a meno che la famiglia non sia composta da magistrati.
Siamo talmente scarsi in materia giuridica che abbiamo creduto per anni che Forum su Rete 4 fosse reale, adesso dobbiamo esprimerci sull’elezione dei consigli giudiziari?", proseguiva il monologo di Littizzetto. La Lega e Italia Viva non furono particolarmente felici di questo tipo di monologo sulla rete pubblica senza contraddittorio.