Quest'oggi alla Camera si è tenuto un vertice di maggioranza per decidere sulle candidature alle prossime elezioni regionali, che vedranno alle urne gli elettori di Abruzzo, Basilicata, Piemonte e Sardegna. L'incontro era propedeutico per preparare una lista di nomi dalla quale poi estrarre i candidati che si sfideranno per i governatorati. La quadra sembra essere stata trovata un po' su tutti i nomi tra i partiti della maggioranza, anche se ci sono ancora alcune caselle aperte per le quali sarà necessaria una riflessione ulteriore.
Sarebbero sicuri della riconferma sia Marco Marsilio, per Fratelli d'Italia, in Abruzzo sia Alberto Cirio, per Forza Italia, in Piemonte. Quest'ultimo sembrava potesse essere candidato per Bruxelles ma alla fine ha deciso di continuare a guidare la sua regione, visti anche gli ottimi risultati fin qui ottenuti. È ancora aperta, invece, la partita sul secondo mandato di Vito Bardi, governatore azzurro della Basilicata, che ha espresso il suo desiderio di ricandidarsi. Nessuna decisione ufficiale è stata presa ma se al termine del tavolo, Maurizio Gasparri, responsabile enti locali di Forza Italia, ha lasciato aperto più di uno spiraglio per l'attuale presidente della Regione lucana: "Sabato e domenica io, Tajani, Barelli e Casellati siamo tutti in Basilicata per fare incontri con Bardi. Per noi è il candidato più meritevole, oggi è uscito anche un sondaggio che lo dà al di sopra della coalizione".
Decisamente più in bilico appare al momento la candidatura per il secondo mandato del presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, in quota Lega. Allo stato attuale la sua presentazione sarebbe sostenuta con forza solamente da Matteo Salvini, mentre da parte degli alleati ci sarebbero alcune perplessità in quanto non sarebbe più considerato un nome vincente alle prossime elezioni. In caso di bocciatura per Solinas, ci sarebbe da trovare un nuovo nome che metta d'accordo tutta l'alleanza di centrodestra.
Il senatore Gasparri ha assicurato che si è registrata "assoluta sintonia" tra gli alleati: "Stiamo lavorando per tempo per evitare di arrivare all'ultimo". Al tavolo sono state discusse anche alcune candidature per le amministrative delle città: "Stiamo approfondendo l'attenzione sui casi di Firenze, Bari e Bergamo, che sono città importanti dove non bisogna lasciare nulla di intentato. Sono 27-28 capoluoghi: dove c'è il nostro sindaco uscente abbiamo deciso di riconfermarlo".
Durante il summit sarebbe stata vagliata l'ipotesi di un election day con cui accorpare amministrative ed europee del 2024. La data delle regionali potrebbe essere invece il 10 marzo. Non ci sono date certe, anche perché ogni Regione potrà scegliere in autonomia.
La Sardegna dovrà andare al voto entro marzo, quando scadrà il mandato, e "a quel punto potrebbero votare, se lo riterranno, anche l'Abruzzo e la Basilicata". Ci sarebbe però l'incognita Piemonte, la cui consiliatura regionale scade tra maggio e giugno: "Riteniamo più logico che completi il suo mandato".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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