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Renzi "seppellisce" Bersani: "Dopo le primarie era spompo"

Dopo la candidatura alla segreteria, Renzi tranquillizza i dirigenti del Comune: "Non smetto di fare il sindaco". Orfini accusa: "Dalla rottamazione al riciclo". Bersani: "Non mi convince"

Renzi "seppellisce" Bersani: "Dopo le primarie era spompo"

Pier Luigi Bersani? È andato forte alle primarie, ma è arrivato stanco alla campagna elettorale. A scansare qualsiasi raffronto con l'ex segretario Pd è lo stesso Matteo Renzi, che è stato pizzicato da Repubblica mentre raccontava il suo punto di vista sulla disfatta del Pd a febbraio. "Durante le primarie è stato perfetto, mi ha fatto un c... così, è stato bravissimo, è andato bene, non ha sbagliato una mossa", ha detto il sindaco di Firenze, "Poi negli ultimi mesi... o era spompo, che ci sta anche...L’ho visto a Palermo ed era distrutto, poi c’era Berlusconi che era tornato a fare Berlusconi".

Per Renzi, inoltre il Comune di Firenze non è una "sala d'attesa" e trampolino per la leadership del centrosinistra: "Non intendo smettere di fare il sindaco, nè smettere di sparare di politica nazionale", ha detto parlando ai dirigenti del Comune, "Il sindaco di Firenze ha il dovere di parlare di temi nazionali perché Firenze non è una città come le altre".

Ma da quando Renzi si è ufficialmente candidato alla guida del Partito Democratico, è partita una vera e propria corsa al carro del vincitore, tra chi osanna il sindaco di Firenze e dà per scontata la sua vittoria e chi invita ad aspettare il congresso e le primarie. Qualcuno lo accusa persino di essersi piegato alla logica delle correnti. "Dal Gattopardismo al Gattorenzismo", accusa il senatore Pd Francesco Verducci, "Fa impressione vedere i gran capi delle gran correnti del Pd che Renzi urla di voler sciogliere, riorganizzarsi invece placidamente al caldo dell’ombrello riparatore di Renzi medesimo, in procinto di diventare il gran garante di un nuovo Patto di sindacato per il Pd prossimo venturo". "Insomma siamo passati dalla rottamazione al riciclo", aggiunge Matteo Orfini su Twitter, "Una scelta ecologica".

Scettico anche Pier Luigi Bersani, poco convinto dalla candidatura di Renzi: "Non vedo i contenuti. Mi risulta che ci fossero diverse opinioni... Puoi dare l’impressione che ci siano più problemi di posizionamento che di merito e non è una buona cosa. Non possiamo solo organizzare tifoserie e plebisciti senza contenuti"

"Non si pensi, come ho letto, che il congresso sia già finito", avverte Andrea De Maria, sostenitore di Gianni Cuperlo, "Al contrario inizia finalmente un confronto democratico, vitale per il futuro del Pd e per il ruolo che dovremo svolgere nel Paese. Lo scenario congressuale si sta chiarendo, con l’allineamento a Renzi delle tanto vituperate correnti di antica memoria". Anche Cesare Damiano invita ad aspettare il congresso: "Scegliere adesso i candidati senza sapere quali siano i loro programmi, a mio avviso è una scelta sbagliata.

Per usare una metafora ferroviaria, prima di prendere un treno vorrei sapere qual è la destinazione".

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