Il Pdl ha presentato un emendamento al decreto sviluppo che potrebbe sciogliere il nodo della responsabilità civile dei magistrati. In caso di "manifesta violazione del diritto comunitario", invece di andare a Strasburgo e poi rifarsi sul giudice, il "danneggiato" potrà ricorrere alle sezioni unite della Cassazione.
Secondo quanto si legge in un emendamento al decreto sviluppo presentato dai senatori del Pdl, il cittadino che riterrà di aver subito, durante un procedimento che lo riguarda, una "manifesta violazione del diritto comunitario", potrà chiedere "giustizia" alla Corte di Cassazione. La norma, infatti, introduce nell’ordinamento il "Ricorso straordinario per errore materiale, di fatto o per manifesta violazione del diritto comunitario". Insomma, invece di andare a Strasburgo per far valere le proprie ragioni davanti alla Corte di Giustizia europea, il cittadino potrà rivolgersi direttamente alle Sezioni Unite della Corte di Cassazione. Le disposizioni, contenute in questo emendamento, varranno per tutti i provvedimenti depositati nei due anni antecedenti all’entrata in vigore del decreto. E per presentare il ricorso alle Sezioni Uniti della suprema Corte si avranno 180 giorni di tempo dall’entrata in vigore del decreto.
La norma sulla responsabilità civile dei magistrati, introdotta nella
legge comunitaria dalla Lega Nord, sta tenendo di fatto "bloccato" il provvedimento a Palazzo Madama da diversi mesi. Secondo la norma del Carroccio, il cittadino potrà rivalersi direttamente sul magistrato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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