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Rimborsi e benefit, Lega nel mirino dei pm

Secondo Repubblica, la procura di Roma indaga sui rimborsi destinati al gruppo del Carroccio in Senato. La Lega: "Accuse infondate da ex collaboratrice infedele"

L'ex ministro delle Riforme, Roberto Calderoli
L'ex ministro delle Riforme, Roberto Calderoli

Nuova bufera sulla Lega Nord? Secondo quanto riporta il quotidiano La Repubblica, le spese del gruppo del Carroccio al Senato sarebbero finite sotto la lente di ingrandimento dei magistrati della procura di Roma che avrebbe aperto un'inchiesta per fare luce su presunte irregolarità nella gestione dei fondi pubblici.

Il quotidiano cita Manuela Maria Privitera, la segretaria dell'ex tesoriere leghista Piergiorgio Stiffoni, che parla di affitti pagati al senatore Bricolo, di 2mila euro al mesi elargiti in contanti (dal dicembre 2011) all'ex ministro Roberto Calderoli, e poi ancora assegni poco chiari, conti delle carte di credito e affitti pagati con i fondi erogati dal Senato e destinati ai gruppi parlamentari.

La risposta di uno dei diretti interessati non si è fatta attendere. "Si tratta di accuse false e prive di ogni fondamento alimentate dalla ex collaboratrice infedele", ha spiegato il senatore Bricolo, aggiungendo che "tutti i resoconti della gestione del gruppo Senato sono stati regolarmente revisionati da una società terza ed esibiti in perfetta trasparenza anche alla Procura di Roma, non è emersa alcuna irregolarità che ci riguarda".

"Mi amareggia infinitamente che il mio nome venga accostato alla schiera di quanti hanno sperperato e lucrato sui soldi pubblici, approfittando dei loro ruoli di potere. Per quanto mi riguarda, qualsiasi incarico mi sia stato affidato nella mia carriera politica, l'ho svolto con passione ed entusiasmo e fierezza, per dare il mio contributo al partito cui appartengo, e di certo mai realizzando tornaconti personali o perseguendo interessi privati.

Logiche che non mi appartengono e non mi apparterranno mai", ha dichiarato il senatore Bricolo.

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