Sì al trapianto di organi fra vivi Speranza per migliaia di bimbi

Ora sarà possibile donare parti di polmone, intestino e pancreas. Più chance di cura anche per i tanti neonati affetti da fibrosi cistica

Sì al trapianto di organi fra vivi Speranza per migliaia di bimbi

Il trapianto tra viventi si può fare. Via libera definitivo alla legge che consente la donazione di parti di polmone, pancreas e intestino, Ovviamente a titolo assolutamente gratuito mentre resta rigorosamente vietata la compravendita. Una opportunità in più di cura e guarigione soprattutto per i più piccoli. Nel maggio scorso il testo era stato licenziato dalla Camera e ora anche il Senato ha dato parere favorevole a una legge che, afferma soddisfatto il presidente della Commissione Sanità del Senato Antonio Tomassini, «salverà molte vite umane». Un testo brevissimo che punta a rimuovere tutte quelle lungaggini burocratiche legate alla necessità delle autorizzazioni da parte dei giudici in caso di donazione da parte di vivente.

Finora infatti nel nostro paese era possibile donare soltanto un rene e parte del fegato perché l'articolo 5 del codice civile vieta la disposizione di atti del proprio corpo «che cagionino una diminuzione permanente dell'integrità fisica». Ora si applicheranno le stesse precauzioni previste per rene e fegato anche a questo tipo di trapianti. Le donazioni di solito vengono effettuate dai genitori a beneficio dei propri figli o comunque da parte di parenti. Nel caso in cui un paziente non abbia parenti diretti o che comunque non siano idonei, la donazione sarà aperta anche a parenti più lontani o estranei. Gli esperti dell'Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma sottolineano come questo intervento inciderà positivamente nella cura di malattie che affliggono i bambini come la fibrosi cistica.

Jean De Ville de Goyet, direttore del centro trapianti del nosocomio romano spiega che «fino ad ora si era registrata una limitazione molto forte, un meccanismo di prudenza relativo al trapianto parziale di polmone, intestino e pancreas, organi altri rispetto al fegato o al rene il cui trapianto tra viventi si registra da molto tempo». Grazie ai progressi della medicina le tecniche del trapianto sono «sempre meno invasive e sempre più sicure» spiega il medico e così si apre la strada «verso la possibilità di ricorrere a modalità chirurgiche che coinvolgono due persone viventi e che possono salvare la vita a tanti pazienti».

I dati più recenti ci dicono che sono 8.783 gli italiani in attesa di un organo nuovo. Di questi però soltanto una percentuale limitata potrebbe beneficiare della nuova legge perché la maggioranza, 6.594, è in attesa di un rene. Per il senatore del Pd Ignazio Marino sarebbe necessario «programmare e lanciare una massiccia e continua campagna di informazione e sensibilizzazione» sulle donazioni da vivente. L'approvazione di questa legge, spiega «sarà fondamentale per centinaia di bambini e adolescenti che sono in attesa di una seconda chance grazie a un trapianto». Marino pensa soprattutto «ai piccoli pazienti affetti dalla fibrosi cistica che in Italia sono uno ogni 3.500 neonati» ma anche a tutti quei malati «afflitti dal diabete di tipo 1, oltre 100.000 persone, o a chi ha bisogno di un trapianto di intestino».

Per il senatore, presidente della Commissione d'inchiesta sul Servizio sanitario nazionale, occorre anche una riflessione «sull'efficienza e

l'efficacia sia economica sia clinica dei 114 centri di trapianti italiani: solo 8 su 23 hanno raggiunto standard di sicurezza e appropriatezza accettabili per il trapianto di fegato. E scendono a 4 su 23 per il trapianto di rene».

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