Trecentocinquantacinque giorni dopo la tragedia della Costa Concordia, l'ex comandante Francesco Schettino è apparso ieri in un'aula di Tribunale, non per rendere conto dei suoi comportamenti nelle ore del dramma davanti all'isola del Giglio ma per discutere davanti al giudice del lavoro sul licenziamento deciso dalla Costa, in base alle norme stabilite dalla cosiddetta Legge Fornero.
Il bel capitano è arrivato in aula (proveniente dalla sua altrettanto bella casa di Meta di Sorrento, a picco sul mare della costiera) alle 8,30. Lontani giornalisti, fotografi e operatori, l'udienza si è svolta a porte chiuse. Un'ora di discussione, definita dal giudice Emanuele Rocco «corposa». Il giudice del lavoro ha poi sostenuto che sarà difficile, in una vicenda, complessa come questa, arrivare a risolvere la questione con una sorta di «rito sommario», come prevede la nuova legge, sulla base solo di sommari documenti.
Schettino in tribunale Ma per contestare il suo licenziamento
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.