Tre ore all'aperto e al freddo, all'udienza generale del mercoledì, per incontrare e abbracciare i fedeli in piazza San Pietro. Ha sorriso ai malati, benedetto i giovani sposi, lanciato un aeroplanino di carta, si è intrattenuto con un'orchestra che intonava la colonna sonora di «Nuovo Cinema paradiso». E alla fine papa Francesco ha spiegato di sentirsi un po' stanco. Così stanco da non poter ricevere il cardinale Angelo Scola, che guidava una nutrita delegazione in arrivo da Milano per invitare il Papa all'Expo del 2015. L'appuntamento era per mezzogiorno in aula Paolo VI. Il ritardo si è fatto consistente, fino al rinvio. La notizia è arrivata come uno schiaffo a Milano, che aspettava solo l'ufficialità di una visita di Francesco.
L'Esposizione universale ha come tema «Nutrire il pianeta. Energia per la vita». Quasi un miliardo di persone nel mondo soffre la fame e l'Expo può portare al centro dell'attenzione questa povertà estrema. E però la benedizione papale non è ancora arrivata. Come ha sottolineato la Diocesi di Milano, «al termine dell'udienza generale, molto lunga e impegnativa, il Santo Padre sentendosi un poco stanco ha preferito rinviare ad altra data dopo Natale» l'appuntamento con la delegazione dell'Expo «in modo da poterle dedicare adeguata attenzione». Insieme al cardinale Scola, sono rimasti fuori il cardinale Gianfranco Ravasi e un drappello di esponenti della Curia milanese. Oltre a Giuseppe Sala, commissario di Expo 2015, e all'imprenditrice Diana Bracco, che di Expo è presidente.
Un caso di cui sorprendersi? A sentire la sala stampa vaticana, no. Solo un po' di stanchezza, ha spiegato padre Federico Lombardi: «Una persona ha anche il diritto di essere stanca dopo una giornata tanto pesante. Non ho trovato nulla di strano quando mi ha detto che non se la sentiva di fare un'ulteriore udienza per la quale serviva attenzione. Anche due settimane fa aveva rinviato le udienze della mattina». Minimizzano anche dalla diocesi di Milano e assicurano che la nuova data sarà fissata a breve. Il cardinale Scola ha incontrato due volte il Papa nei mesi scorsi e Francesco ha mostrato interesse per l'Expo. È stata fissata l'udienza. Ma poi è arrivato il bisogno di ritirarsi dopo il freddo della piazza, durante una giornata impegnativa. In questi giorni in Vaticano sono in corso gli incontri del Papa con il G8 dei cardinali, gli otto saggi che lo aiutano nella riforma della Curia. Appuntamenti densi.
Nessun retroscena, assicurano i protagonisti. E però i fatti hanno una loro forza. Papa Francesco, che spende infinite energie per incontrare i poveri, i malati, i semplici fedeli che bussano alla porta di Santa Marta con lettere e suppliche, che trova il tempo e le forze per telefonare a chi cerca il suo aiuto e il suo conforto, non incontra due importanti cardinali e i milanesi di Expo 2015.
Un po' di stanchezza. E per il Papa non c'è nessun problema a chiedere all'arcivescovo di Milano, il cardinale Angelo Scola, e alle illustri personalità al suo seguito, di tornare nella loro città per poi rivedersi un'altra volta. Dopo le feste di Natale. Difficile credere che avrebbe deluso un poveretto qualsiasi.
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