Se la scadenza è lunga il cocktail migliora e si pensa agli eredi

Con 80mila euro a disposizione si può avere un raggio di azione più ampio. Sia per chi vuol stare sicuro. Sia per chi è disposto a «scommettere» sul nostro Paese. In questo secondo caso, si può ampliare la quota di decennali in portafoglio puntando su titoli che hanno buone prospettive di rialzo, soprattutto se il ciclo economico dovesse dare segni di ripresa, oppure se l'Ue desse ulteriori segni concreti di sostegno all'Eurozona. Nella nostra panoramica, invece, non sono contemplati i Btp ventennali e trentennali che per via della durata lunghissima mal si adattano all'investitore «fai-da-te» che generalmente aspetta la scadenza. Oggi il Btp con scadenza nel 2040 rende il 6,42% lordo, che non è poi moltissimo se comparato con un decennale. Tuttavia il trentennale può rappresentare un buon modo per trasmettere un patrimonio agli eredi. Con un'avvertenza: la cedola andrebbe reinvestita nel titolo per non far svalutare il capitale dall'inflazione.
Per quanto riguarda il profilo dell'investitore prudente con 80mila euro disponibili, invece, si può consigliare un portafoglio articolato su 4 proposte con scadenze non lunghissime. All'immancabile Bot 12 luglio 2013 (2,26% lordo) si possono destinare 20mila euro, mentre 50mila euro si possono ripartire equamente tra il Btp 15 luglio 2015 (3,88% lordo) e il Btp 15 settembre 2016 (4,51% lordo). Infine si possono puntare 10mila euro sul Btp 1 giugno 2017 con cedola del 4,75% che offre un rendimento lordo del 4,81% per via del leggero calo delle quotazioni. Questo «paniere» offre agli 80mila euro un rendimento lordo del 3,79% che dopo le tasse diventa un 3,28% pressoché «assicurato».
All'investitore che ama il rischio, invece, si possono proporre sempre 20mila euro di Btp 15 luglio 2015 (3,88% lordo) per avere una quota di risparmio più al sicuro e 30mila euro di Btp 1 giugno 2017 con rendimento del 4,81% lordo. I restanti 30mila euro, invece, si possono ripartire equamente tra due durate più lunghe: il Btp 1 settembre 2020 con cedola del 4% che offre un rendimento lordo del 5,5% perché ha perso un po' di valore. Gli ultimi 15mila euro possono andare sul Btp 1 settembre 2022 (5,87% lordo).

In questo modo, gli 80mila euro possono offrire un rendimento lordo del 4,91% che, dopo le imposte, diventa il 4,31% netto. Un investimento «patriottico» che, però, offre un ritorno sul capitale che i mercati azionari nell'ultimo anno non hanno saputo garantire.

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