La seconda vita del tubo catodico

La seconda vita del tubo catodico

Nella batteria della vostra nuova auto potrebbe esserci una parte del vostro vecchio televisore a tubo catodico. E lo stesso potrebbe accadere nelle piastrelle del bagno. Magia? No, alchimia moderna che permette di trasformare in piombo e in silicati i tubi catodici delle vecchie tv con schermo crt (cathode ray tube). Ma anche in questo caso non mancano mortai e alambicchi per triturare e sciogliere il vetro del tubo catodico. E alla fine processo il piombo cade in una vasca e si solidifica in tondi lingottini. Con il ragguardevole risultato di impedire a 3500 tonnellate di piombo, all'anno e solo in Italia, di disperdersi nell'ambiente. La magia ha un padre, il professor Giovanni Modica che ha messo a punto il processo insieme a Costech, un'azienda di Milano che ha installato i suoi macchinari presso lo stabilimento di Raecycle a Siracusa. Qui a due passi dal mare più bello della Sicilia entro fine dicembre, grazie a un investimento di 2 milioni di euro sarà reso operativo l'impianto di trattamento del vetro al piombo capace di smaltirne 400 chili all'ora. Ossia il peso di tubi catodici provenienti da circa 40 tra vecchie tv e pc. «Abbiamo completato la fase di sperimentazione - ha detto il presidente del consorzio Raecycle Manuel Volakakis - e a dicembre, con l'entrata a pieno regime, potremo inoltre assumere altre 10 persone oltre alle 30 già impiegate». L'idea di Raecycle, che ha sede a Brescia e un altro stabilimento a Pavia, è quella di far diventare Siracusa un polo di eccellenza del Centro Sud dove arrivare a trattare almeno tremila tonnellate di vetro-piombo per le applicazioni dei silicati nell'industria della ceramica oltre alla produzione di piombo puro.
E dunque il vecchio tv a tubo catodico, pesante e ingombrante, che ha troneggiato nel salotto di casa per oltre 70 anni (è apparso nel 1931 per «sparire» nel 2007 sostituito definitivamente da quelli ultrapiatti al plasma, Lcd o led) è un po' come il maiale: non si butta via nulla. La scocca in plastica può essere recuperata come pure il filo della presa che contiene rame con la bobina posteriore. Il problema era dato dal tubo catodico che, contenendo piombo, non poteva essere recuperato. Ora invece, grazie a questo innovativo trattamento la tv è diventato meglio di una miniera di zinco, il minerale da cui solitamente si estrae il piombo. Inoltre l'altro composto, a base di silicato solubile, che si riesce a realizzare può essere usato come base per produrre piastrelle. Certo il prezzo di quest'ultimo componente è molto più basso di quello del piombo che, essendo quello recuperato purissimo, si può vendere al prezzo del mercato londinese dei metalli, ossia 2,2 dollari al chilo. «Un vecchio televisore - considerato tutto quello che si può recuperare - ha spiegato Pietro Italiano di Costech - può rendere fino a 8 euro».
Secondo Raecycle, secondo operatore italiano per il riciclaggio degli apparati elettronici (Raee) dai vecchi tv a tubo catodico si possono recuperare ben 5 milioni di euro all'anno. A Siracusa inoltre è in fase di sperimentazione anche un altro impianto, realizzato insieme a Compton, che permette di recuperare polvere di vetro dai panelli solari.

Nei prossimi anni infatti ci sarà molto bisogno di smaltire questo tipo di prodotti elettronici dato che i primi ad essere stati installati hanno quasi 20 anni e sono dunque a fine ciclo. Dai pannelli solari si recupera non solo il vetro ma anche il silicio che è uno degli elementi base per la produzione, ad esempio, di fibre di Goretex.

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