Sequestro fallito I «soliti balordi» volevano rapire un imprenditore

Stavano progettando il sequestro di un imprenditore ma, il fiuto di un poliziotto ha mandato all'aria il piano. E, tre uomini sono finiti in carcere. Vittima e presunti sequestratori, sono tutti di Biella, ma è stata la tranquilla San Giorgio del Sannio (Benevento) a fare da scenario al mancato sequestro di un imprenditore di 47 anni, sposato e con due figli.
Comincia così. Alle 9 di ieri mattina, un poliziotto della Digos si affaccia alla finestra di casa, in via Bosco Lucarelli e nota una Nissan Qashqai bianca. Accanto all'auto tre uomini, due indossano la divisa da vigile urbano (di Biella, si scoprirà poi) l'altro è in «borghese». Ma, quelle facce mai viste, che indossavano uniformi non appartenenti al corpo di San Giorgio del Sannio e nemmeno ad altri comuni del beneventano hanno insospettito l'agente che, senza esitare, ha dato l'alllarme. Nel frattempo la Nissan era sparita. Poco dopo però, l'auto con i 3 uomini a bordo è stata intercettata da un'altra pattuglia che l'ha bloccata al termine di una fuga protrattasi fino a Benevento. I tre fuggitivi sono stati portati caserma e la vettura perquisita. I due «vigili» durante la «fuga» si erano svestiti delle divise per indossare abiti normali. Ma nella Nissan c'era anche dell'altro, materiale molto più interessante: due pistole (una caricata a salve), del cloroformio, del nastro per imballaggi, siringhe e sedativi, passamontagna. Insomma tutto il nécessaire per un sequestro di persona. La conferma che i tre si apprestassero a compiere un rapimento era in alcune carte ritrovate sempre nell'auto, poi risultata presa a noleggio a Brescia. Obiettivo dei malviventi un imprenditore di Biella, specializzato in impianti di videosorveglianza, con villa e sede legale a San Giorgio del Sannio. Si è scoperto che il manager e i tre arrestati si conoscevano per rapporti di lavoro.
Dal passato degli indagati è apparso subito chiaro che i tre fossero dei balordi improvvisati. Due risultano incensurati, l'altro ha un solo precedente di polizia per lesioni, quindi, nulla che abbia a che vedere con i rapimenti. Che si tratti di dilettanti o giù di li, lo dimostra anche il fatto che l'auto presa a noleggio sia stata affittata con i loro documenti.

I tre hanno agito da soli o ci sono altri complici? Avevano un covo dove trasferire l'ostaggio? Sembra che l'imprenditore dovesse a qualcuno un paio di centinaia di migliaia di euro. Chissa se proprio a uno dei mancati sequestratori.

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