Elezioni Politiche 2013

Show finale del Cav a Napoli: ultima chiamata agli indecisi

Oggi Berlusconi chiude la campagna elettorale e pensa a un annuncio sulle pensioni minime: "Se non rimborso l'Imu come ho detto, gli italiani possono farmi causa"

Il leader del Pdl Silvio Berlusconi durante l'incontro pubblico al Lingotto
Il leader del Pdl Silvio Berlusconi durante l'incontro pubblico al Lingotto

Per il Cavaliere è una giornata piuttosto inconsueta quella che porta alla chiusura della campagna elettorale più breve dell'ultimo ventennio. Proprio nelle ore del rush finale, infatti, Silvio Berlusconi si concede un'imprevista giornata di «pausa», probabilmente per l'acuirsi di quella congiuntivite emorragica che qualche giorno fa l'aveva costretto a una visita di controllo al San Raffaele. Rimandata a questa mattina La Telefonata con Belpietro, saltato Pomeriggio5, l'unica presenza mediatica del Cavaliere è un intervento a Italia domanda su Canale5 quando sono già passate le dieci di sera. D'altra parte, Berlusconi è deciso a concentrarsi sull'ultimo appuntamento in agenda, visto che da mezzanotte scatta lo stop ai comizi. La campagna elettorale la chiuderà a Napoli alla Mostra d'Oltremare, ma la giornata è destinata ad essere pienissima. Prima La Telefonata, poi potrebbe registrare un intervista per Mediaset e a sera la Tribuna elettorale in Rai, primo in ordine rispetto a Mario Monti e Pier Luigi Bersani. Con la trasferta campana che si annuncia piuttosto colorita visto che il Cavaliere andrà a Napoli e in treno e tornerà a Roma sempre sul Frecciarossa. Un Berlusconi intenzionato a concentrarsi sugli indecisi. «È a loro che mi appellerò», spiegava ieri durante le riunioni a Palazzo Grazioli. E ancora insisterà sul voto utile puntando il dito contro Beppe Grillo. «Chi lo vota - continua a ripetere - manda in Parlamento no global e centri sociali. E quindi contribuisce a mandare al governo Bersani e Vendola visto che avranno il loro appoggio». Non è escluso, poi, che il leader del Pdl tiri fuori l'ennesimo coniglio dal cilindro. Nel suo entourage si escludono colpi a sorpresa ma chi ha sentito il Cavaliere nelle ultime 48 ore giura che abbia in mente un qualche annuncio sulle pensioni minime. Si vedrà, di certo Berlusconi vuole «fare chiarezza sull'Imu». «Dobbiamo rispondere a chi dice che la nostra proposta di restituirla non è credibile e spiegare numeri alla mano che è esattamente l'opposto», ripeteva ieri durante le riunioni ristrette a via del Plebiscito. Tant'è che intervistato a Italia domanda dice di non avere dubbi: «Se vinciamo le elezioni e l'Imu non sarà rimborsata, gli italiani possono farmi causa». E, sempre durante la trasmissione condotta da Clemente Mimun, affonda il colpo sul Professore. «Monti - dice - ha uno sdoppiamento della personalità impressionante. Di Monti ce ne sono due, quello che mi ha fatto i complimenti dicendomi che avevo governato bene e quello che ora dice di avere ereditato il governo da dei cialtroni. C'è il Monti che assicurava che non avrebbe fatto politica e il Monti che si è candidato». Il leader del Pdl, durante una lunga intervista a Italpress, si dice convinto di poter vincere. «Il buon senso degli italiani - spiega - è il nostro unico vero grande segreto. Sono un popolo maturo e responsabile, sanno che consegnare il Paese alla sinistra di Bersani e Vendola è un salto nel buio. Significa continuare sulla strada delle tasse, della burocrazia, della spesa facile». E, insiste il Cavaliere tornando su Grillo, «sanno che le alternative di pura protesta non soltanto non servono, ma fanno il gioco di chi vuole lasciare le cose come stanno».

E tanto lo ripete Berlusconi di essere «convinto della vittoria» che alla domanda sulla proposta di Monti di dare la presidenza di una Camera all'opposizione risponde con un secco «il problema non si pone» perché «saremo noi a vincere».

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