
Caos in Consiglio comunale a Taranto, dove il neoeletto sindaco Piero Bitetti, che ha preso possesso della carica a giugno, si è dimesso questa sera. Tutto è nato a seguito di un incontro effettuato nel pomeriggio di oggi i rappresentanti delle associazioni ambientaliste e altri rappresentanti della società civile sulla questione dell'accordo di programma inter istituzionale sull'ex Ilva in vista del prossimo Consiglio comunale, previsto il 30 giugno, che tra i suoi punti all'ordine del giorno ha proprio questo. Durante l'incontro, nella piazza antistante il Comune è stata organizzata una manifestazione da cittadini contrari all'accordo.
Subito dopo il meeting, Bitetti sarebbe stato avvicinato da alcune persone riuscite a entrare nell'androne del Municipio, quindi ci sarebbero state contestazioni e momenti di tensione. Negli slogan è stato preso di mira anche il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e questa contestazione avrebbe fatto maturare nel sindaco la decisione di rimettere il proprio incarico dopo un mese dall'insediamento. La decisione non è stata ratificata, Bitetti ha 20 giorni di tempo per ritirare le dimissioni e non è chiaro se la sua mossa sia stata strategica o se, invece, la sua intenzione sia proprio quella di lasciare l'incarico.
Nella lettera di dimissioni depositata all'Ufficio Protocollo il primo cittadino, a quanto si è appreso, denuncia una condizione di "inagibilità politica" proprio a causa dell'atteggiamento di una frangia di attivisti, che si sarebbero presentati davanti al Comune a volto coperto e avrebbero impedito l'uscita dello stesso sindaco e di alcuni giornalisti.
Ora la situazione è in stallo e si attendono sviluppi nei prossimi giorni. Bitetti è stato eletto al ballottaggio con il sostegno del centrosinistra e per il momento la politica nazionale non ha commentato il precipitare della situazione tarantina.