Spagna, Croazia e Grecia: l'ultima spiaggia è low cost

RomaGli oltre sette chilometri di coda che si sono registrati venerdì sull'autostrada A4 tra Padova e Trieste, verso la Slovenia e la Croazia, sono lo specchio della débâcle turistica d'agosto in Italia. In tempo di vacche magre nel Bel Paese si viaggia meno e, se si viaggia, si scelgono mete fuori dai circuiti classici dell'estate e fuori dai confini nazionali. Mete alternative. E soprattutto low cost.
Perché se è vero, come rilevato dall'Osservatorio nazionale sul turismo di UnionCamere, che il numero dei periodi di vacanza si riduce del 10 per cento rispetto al 2011, è anche vero che aumenta in percentuale la quota dei nostri connazionali che sceglie l'estero per la vacanza estiva. Molti (il 32% della popolazione), quelli con i redditi più bassi maggiormente colpiti dalla crisi, rimarranno a casa, limitandosi magari - caro-benzina permettendo - a brevi periodi nella rivalutata casa della nonna, ma il 27% degli italiani farà comunque le valigie per andare fuori dall'Italia approfittando di prezzi decisamente più concorrenziali. I soldi sono pochi e in agenzia di viaggi si va con budget risicatissimi e qualche pretesa di troppo. Alla fine si finisce col ripiegare oltreconfine. «Anche perché - spiega Antonio Vigna, di Last Minute Tour - ci sono moltissime strutture in Italia rimaste invendute fino a metà luglio che si guardano bene dall'abbassare i prezzi». Il presidente di Unioncamere Ferruccio Dardanello lo spiega così: «L'aumento dei costi e delle tariffe non consente alle nostre imprese ricettive, che peraltro nella maggioranza dei casi hanno riportato i prezzi al valore del 2008, di attuare forti sconti e di operare politiche promozionali».
All'estero, invece, le offerte si sprecano. Più che mai gettonate la Grecia e la Spagna, destinazioni classiche delle compagnie low cost, inseguendo l'illusione che il periodo di incertezza economica abbia fatto crollare i prezzi. Sempre gettonatissima la costa della Croazia, alla quale si cominciano ad affiancare altre destinazioni innovative affacciate sul Mare Adriatico, come la Slovenia, il Montenegro e l'Albania. Località balneari con un mare incantevole, calette semideserte e splendide spiagge, molto ben attrezzate e ricche di servizi turistici. I costi? Decisamente contenuti.

Insomma, la crisi economica ha invertito la tendenza e gli italiani decidono di trascorrere sempre di più le proprie vacanze nei paesi dell'est, mete inimmaginabili fino a qualche anno fa. Prezzi interessanti e un costo della vita sostenibile anche in capitali come Istanbul e Berlino, che stanno conquistando sempre più viaggiatori.

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