Le «spese pazze» in Emilia fanno tremare pure Errani

Panico da tutti a casa alla Regione Emilia-Romagna. L'inchiesta della Procura sulle «spese pazze» legate ai rimborsi dei gruppi potrebbe allargarsi, includendo nel registro degli indagati per peculato anche i semplici consiglieri oltre che i capigruppo. Dopo che La Gazzetta di Modena ha parlato di avvisi di garanzia in arrivo nei prossimi giorni, tra i corridoi dell'ente governato da Vasco Errani (nella foto) si è diffusa una certa ansia. Mentre Errani ribadisce fiducia nella magistratura e cita i tagli ai costi attuati dalla Regione perché «la sobrietà per noi è un elemento di fondo», è chiaro che se altri consiglieri dovessero finire sotto la lente dei pm il problema della chiusura anticipata della legislatura si porrebbe eccome.

Il governatore, al terzo mandato (è presidente della giunta regionale dell'Emilia-Romagna dal 1999), è uscito a testa alta dall'inchiesta sul finanziamento da un milione di euro alla cooperativa Terremerse che fa capo al fratello, ma questa nuova tegola potrebbe essere fatale per il suo futuro politico.

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