Roma - Beppe Grillo tenta di archiviare il caso. Lancia sul blog la fine dell'inceneritore di Parma, brontola su Twitter contro un assalto di pirati informatici alla vetrina del Movimento cinque stelle. Ma il caso è apertissimo. Anzi monta e imperversa. Lo sfogo del consigliere dell'Emilia-Romagna Giovanni Favia ai microfoni di Piazza Pulita de La 7 sulla mancanza di democrazia nel M5s sta calamitando sul blog e su Facebook gli animi estremisti. Attaccabrighe, provocatori, o puristi del pensieri grillino, i giacobini a cinque stelle. Comunque sia, contro Favia si è passati dallo sbeffeggio, all'insulto, alla minaccia di morte. «Favia andrebbe sgozzato in piazza», gli hanno scritto sulla sua pagina Facebook mercoledì. Un matto o un grillino salafita per ora non si sa, dato che l'autore del commento si firma con un anonimo Stage Couture.
E scatta l'ora delle querele nel Movimento del comico genovese. Favia annuncia che sporgerà denuncia contro l'autore della minaccia, ma con gli avvocati «valuteremo se e come procedere nei confronti di coloro i quali si fossero resi partecipi di una campagna denigratoria che ha portato a queste conseguenze». È allo studio una denuncia nei confronti del giornalista freelance legato al Movimento, Maurizio Ottomano, autore dell'articolo pubblicato sul blog di Grillo in cui si sosteneva la tesi del fuorionda concordato tra Favia e Piazza Pulita. Nelle carte potrebbero essere indicati anche i nomi dei rappresentanti del M5s che hanno pubblicamente sposato la tesi di Ottomano, contribuendo secondo Favia a una «campagna di fango».
Nessuna parola di solidarietà di Grillo, che invece ieri se la prendeva sul blog con i conti in rosso del Comune di Torino, bersagliando Piero Fassino, e su Twitter aggiornava i simpatizzanti sull'incursione dei pirati: «Vi confermo che il blog è sotto attacco hacker. Stiamo cercando di respingerlo».
Un messaggio come quello di mercoledì non è più arrivato ieri per Favia, ma sui canali della rete grillina stanno entrando in scena le voci più intransigenti del Movimento. Posada Sardinia scriveva su Facebook: «È certo che non sono i modi di criticarti, ma è anche vero che tutto questo lo stai alimentando e fa il tuo gioco per apparire, scusa tanto ma se si accende la miccia della dinamite poi qualche danno avviene». Sul blog di Beppe Grillo Andrea Forgione ribadiva che «di Favia ne abbiamo pieni i c...». E tanto per comprendere il clima che aleggia, ecco il messaggio di «evvivabeppe»: «Hanno coperto mediaticamente lo scandalo degli inceneritori con la storia dell'infame di Favia».
Molti parlano del provocatore esterno, chi vuole «sgozzare» Favia non è «uno di noi». Ma ancora su Facebook continuavano ieri i post di odio. Domenico Marra: «Smettila di fare la vittima che non la dai a bere a nessuno. Il fango te lo sei tirato da solo addosso. Giuda!». Giovanni Ceccaroni: «Hai sbagliato!!! Il Movimento 5 stelle per sopravvivere ha bisogno di regole ferree». Solidarietà a Favia è arrivata da altri partiti: dal presidente dell'assemblea emiliano-romagnola Matteo Richetti (Pd), dal presidente dei deputati Udc Gian Luca Galletti.
Tutti i consiglieri del Movimento cinque stelle di Bologna hanno deciso comunque di non partecipare alla trasmissione Piazza Pulita di ieri, dove sono stati inviati «cittadini vicini al movimento, che potranno parlare liberamente ma non dall'interno», recita un comunicato grillino.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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