"Striscia...". Ambra lapidata sui social per aver difeso Crosetto

La Angiolini, dal palco del Concertone, ha chiesto di evitare polemiche in assenza del diritto di replica ma da sinistra sono piovuti insulti

"Striscia...". Ambra lapidata sui social per aver difeso Crosetto

Al Concertone del Primo maggio ha preso la parola anche il fisico Carlo Rovelli, che senza mezze misure ha sparato ad alzo zero contro il ministro della Difesa, Guido Crosetto. "Lo sapete che in Italia il ministro della Difesa è stato vicinissimo a una delle più grandi fabbriche di armi del mondo? Il ministero della Difesa deve servire per difenderci dalla guerra, non per fare i piazzisti di strumenti di morte", ha dichiarato lo scienziato. Parole dalle quali la conduttrice ha preferito prendere le distanze o, meglio, che ha preferito modulare ricordando che in quel momento non era previsto un contraddittorio. "Quando si attacca una persona precisa ci dovrebbe essere un contraddittorio", ha detto Ambra Angiolini. Peccato che la sua correttezza, come spesso accade in Italia, sia stata scambiata come una presa di posizione in favore del ministro. Cosa che non è e che le persone inteligenti hanno capito mentre le altre hanno preferito percorrere la via dell'insulto.

Ed è proprio per le sue parole che è stata attaccata, senza però che lei ora abbia dichiarato un passo indietro. "Resto convintissima di quello che ho detto, l’ho fatto per una questione di umanità, di correttezza. Sul palco del Concertone non c’è alcuna censura", ha dichiarato la conduttrice al Corriere della sera. "La liturgia dei media vuole che quando si esprime la propria opinione, occorre sapere che se non è previsto un contraddittorio (e un concerto non è una tribuna politica) non si possa attaccare un assente. Io ho precisato questo, senza entrare nel merito", ha proseguito poi, ricordando di avere alle spalle una carriera televisiva di lungo corso, iniziata negli anni Novanta. "Sono meccanismi base della tv che ormai conosco bene anche se non c’è più Boncompagni che mi parla nell’orecchio. Ormai le ho imparate le regole, lui mi ha insegnato tutto molto bene", ha chiosato, lanciando una stilettata a quanti credono sia ancora la ragazzina teleguidata da un auricolare.

Sì, perché in tanti hanno malignato che Ambra abbia preso le distanze da professore perché imboccata da qualcuno filo-governativo. "Ad Ambra, dopo tanti anni, non hanno tolto l'auricolare dall'orecchio. Solo che non c'è più Boncompagni a dettare ordini ma qualcun'altro a ordinare fesserie", si legge, per esempio, in un articolo. Tra chi ha attaccato Ambra Angiolini c'è anche lo studioso Tomaso Montanari, ben noto per le sue posizioni e il suo modo di esporle: "Penosa e inadeguata la ramanzina di Ambra a Rovelli, per il mancato contraddittorio con Crosetto.

Come si fa a mettere sullo stesso piano il potere di un ministro, con pressoché tutta l’informazione ai suoi piedi, e la voce contro di un libero intellettuale? Vorreste anche qua le parti uguali tra diseguali?". E poi, tra i commenti, si legge ancora: "Ambra ha iniziato bene il concertone... Ma lo ha finito strisciando".

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