"Sull'antifascismo non accetto lezioni". Valditara smonta la sinistra

Il ministro dell'Istruzione replica alle polemiche per la lettera sui danni del comunismo: "Sono figlio di un partigiano, non accetto lezioni da chi non ha mai rischiato la vita per combattere il nazismo"

"Sull'antifascismo non accetto lezioni". Valditara smonta la sinistra

La reazione scomposta della sinistra contro Giuseppe Valditara non ha creato stupore. Era nell'ordine delle cose. Ieri il ministro dell'Istruzione, in occasione del Giorno della Libertà per celebrare la caduta del Muro di Berlino, ha inviato una lettera agli studenti per condannare i danni del comunismo. Apriti cielo. I nostalgici rossi si sono ribellati e l'esponente del governo è finito nel loro mirino. Ma è stato lo stesso Valditara a smontare le accuse arrivate dal fronte della sinistra.

La lezione di Valditara

Il ministro dell'esecutivo guidato da Giorgia Meloni ha fatto notare che sono molteplici le giornate in cui si celebra un evento di rilievo. Ad esempio il 27 gennaio ricorre la liberazione del campo concentramento di Auschwitz, mentre il 25 aprile si festeggia la Liberazione dell'Italia dal nazifascismo. Dunque nessuna ambiguità da parte del titolare del dicastero dell'Istruzione. Che allo stesso modo ha sottolineato come il 9 novembre si celebri la liberazione dell'Europa dal comunismo.

"Non vedo il problema, sono figlio di un partigiano della Brigata Garibaldi, non accetto lezioni da chi non ha mai rischiato la vita per combattere il nazismo", è stata la replica di Valditara. Che, nell'intervista rilasciata a La Repubblica, ha sganciato una bordata alla sinistra in seguito alle polemiche nate nelle ultime ore: "C'è chi è amico di Israele e chi è amico di Hamas. Io sono amico di Israele".

La reazione della sinistra

Il "fallo di reazione" del campo rosso è stato molto animato. La domanda sorge spontanea: perché si grida al pericolo fascista ma un attimo dopo si diventa indulgenti se si parla di comunismo? Per quale motivo è partita questa valanga di critiche? Eppure il ministro Valditara ha semplicemente voluto ricordare la storia e rimarcare quanto avvenuto nei Paesi governati dai regimi rossi.

Gianfranco Pagliarulo, presidente dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia (Anpi), l'ha bollato come un "dotto manifesto anticomunista" e ha denunciato rimozioni e tendenziosità che lo fanno diventare un "elemento deformativo" per gli studenti. Ovviamente non poteva mancare il chiasso politico. Andrea De Maria, deputato del Partito democratico, ha presentato una interrogazione parlamentare per chiedere chiarimenti: a suo giudizio la lettera inviata dal ministro rappresenta "una inaccettabile iniziativa di propaganda politica".

Nicola Fratoianni di Sinistra italiana ritiene addirittura che ci sia un tentativo per eguagliare il Minculpop,

ovvero il ministero che riguardava la cultura e l'organizzazione della propaganda fascista: "Oggi tocca a Valditara ergersi sulle macerie del Muro di Berlino, per dare una lezione quantomai stantia sul comunismo".

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