RomaÈ la gran balla di fine anno. Parole e musica di Enrico Letta, di professione presidente del Consiglio. Forse inebriato da troppi brindisi natalizi il premier va su Twitter e la spara grossa: «Tasse sulle famiglie nel 2013 son scese e la tendenza continuerà anche nel 2014. Notizia di oggi importante perché si consolidi trend fiducia». Letta naturalmente si riferisce ai dati resi noti il giorno prima dalla Cgia di Mestre, che registrano una diminuzione media della tassazione per le famiglie pur con molte differenze tra varie tipologie familiari. Ma non spiega che quasi tutto il merito va all'abolizione dell'Imu sulla prima casa, battaglia non certo del governo né del Pd.
Ora, è vero che sui social network un po' di esagerazione è tollerata, ma quando le fanfaronate arrivano dall'inquilino di Palazzo Chigi l'affare è un po' più serio. Infatti il popolo di Twitter un po' trasecola e un po' sfotte. Piccolo campionario di reazioni: «L'Iva è una tassa ed è aumentata. La Tares è doppia rispetto alla tassa sui rifiuti. Due esempi. Perché mentire?», nota asciutta Clarissa Martinelli. «A ridicolo! Giusto la stampa collusa con i potenti che ti manovrano come burattino scrivono robe del genere...», va giù più duro Gianluca Papaccio. «A forza di ripetere una bugia con l'appoggio dei media, qualche #Boccalone ci casca!», constata Cesare Maria Ortis. «Menti sapendo di mentire», accusa Leo C. «Calma gente, so che questo tweet ispira risposte da querela, evitiamo per favore», ammonisce un simpatizzante di Beppe Grillo. «Ora la verità va querelata! Le tasse le avete aumentate, il Pd è il partito delle tasse», ribatte Christian. E qualcuno mette in discussione anche la Cgia di Mestre: «I numeri della Cgia Mestre non sono buoni neanche per il superenalotto (ho provato)», butta là Lorenzo D.
Ma anche la politica si preoccupa di riassegnare i meriti. Lo fa la deputata di Forza Italia Daniela Santanchè: «La Cgia ha ragione nel dire che gli italiani nel 2013 hanno pagato meno tasse. Lo devono a Silvio Berlusconi e alla battaglia fatta per eliminare le tasse sulla casa. Letta farebbe bene a non mettere il cappello sulle vittorie altrui». Lo riafferma il collega Daniele Capezzone: «La domanda sorge spontanea: ma Letta e Alfano, in fatto di tasse, ci fanno o ci sono?». Infatti l'Imu, spiega Capezzone, «torna pari pari nel 2014 sotto falso nome, attraverso la componente Tasi, incluse le prime case. Gli italiani se ne ricorderanno e giudicheranno questo governicchio anche per questo».
Sulla stessa lunghezza d'onda Renato Brunetta, presidente del deputati azzurri: «Ricordiamo a noi stessi e soprattutto ricordiamo al presidente del Consiglio, Enrico Letta, che quanto calcolato dalla Cgia di Mestre circa la pressione fiscale relativa al 2013 è dovuto per la quasi totalità all'eliminazione dell'Imu sulla prima casa, misura fortemente voluta dal Pdl di Berlusconi, e avversata con decisione dal Pd di Bersani, dal Pd di Epifani, e non si sa quanto dal Pd di Renzi. In seconda battuta, il calo della pressione fiscale è dovuto all'incremento delle detrazioni Irpef per i figli a carico, misura prevista dalla legge di Stabilità dell'anno precedente che aveva come relatori il sottoscritto e Pierpaolo Baretta del Pd. Questo per la verità storica.
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