Tecnici-politici zero a zero

La parola d’ordine è azzerare. Ma se facciamo un bilancio di que­st’interregno montiano ora che entria­mo in autunno, lo zero è davvero la cifra dominante

La parola d’ordine è azzerare. Ma se facciamo un bilancio di que­st’interregno montiano ora che entria­mo in autunno, lo zero è davvero la cifra dominante.

Prendete i partiti. Non sono riusciti a combinare niente in questi mesi, né una legge elettorale né un’agendona condivisa di leggi in sospeso. Non sono riusciti a combinare niente al loro inter­no, né un vero repulisti, né l’indicazio­ne dei prossimi candidati, né con chi al­learsi. Si agitano, ma sono al punto ze­ro. Temono il mix Grillo-astensione ma non hanno fatto nulla di concreto per arginarlo, anzi ogni giorno stanno dan­do una mano. E tra sei mesi si vota.

Dall’altra parte, tutti gli elogi a Monti & la sua orchestra ruotano intorno a una parola-chiave: Immagine. Ci ha da­to un’immagine di credibilità interna­zionale. Verissimo,ma appunto un’im­magine. Nessun vero cambiamento, se non l’aumento della pressione fiscale nel peggioramento sostanziale delle condizioni del nostro Paese. Le riforme più efficaci di Monti erano già in arrivo con Berlusconi, a cominciare dalle pen­sioni.
Non un vero taglio ai costi pubbli­ci, non un grande disegno di risana­mento e rilancio. Zero. Però l’immagi­ne è ottima, Monti va forte all’estero nei circoli mondiali che contano, nei gover­ni, sulla stampa.

Ma non si rinfacciava a Berlusconi di puntare sull’ottimismo per tener su il Paese senza affrontare la sostanza dei problemi e di saper vende­re un’immagine di efficacia senza pro­durre un’incisiva politica di governo? Tecnici-politici zero a zero, con fermo immagine. Dopo i rigori, deciderà la moneta.

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