
Chiamate d’emergenza usate politicamente per spingere il referendum sulla cittadinanza e quelli sul lavoro. Ecco l’ultima trovata a Cascina, in provincia di Pisa, dove il numero riservato per le comunicazioni di emergenza sarebbe stato utilizzato per uno spot referendario. Il motivo è presto detto: spingere i cittadini a recarsi alle urne oggi e domani e invitare a mettere 5 sì. Un’idea che non ha nulla a che vedere con il normale dibattito democratico e, soprattutto, che non ha convinto i cittadini.
La prima a denunciare quello che non ha paura a definire un abuso è stata Chiara Cini, capogruppo di Fratelli d’Italia nel consiglio comunale. Secondo Cini questa iniziativa non solo ha “compromesso la neutralità delle istituzioni e il diritto dei cittadini alla libertà di scelta, incluso quello di astenersi dal voto, riconosciuto come posizione legittima e costituzionalmente protetta”. Ma, come se non bastasse, un canale utilizzato per le emergenze si è trasformato nel più becero degli strumenti politici ed ideologici.
L'esposto di FdI
Intanto Fratelli d’Italia, come riporta ilSecolo d'Italia, ha reagito depositando un esposto ai Carabinieri di Navacchio, chiedendo di indagare su possibili violazioni della normativa sulla protezione dei dati personali e sull’uso improprio dei canali istituzionali. L'esposto è stato annunciato dalla stessa sezione di FdI con un post su Facebook. "Oggi molti cittadini di Cascina hanno ricevuto una telefonata dal numero normalmente utilizzato per le allerte meteo e le comunicazioni di emergenza", esordisce il post. Che poi aggiunge: "Un fatto gravissimo. Un canale pensato per la sicurezza pubblica trasformato in strumento di pressione indiretta verso i cittadini, in pieno periodo referendario. Ricordo che Fratelli d’Italia ha scelto l’astensione, considerandola una scelta politica legittima e coerente. Cercare di forzare l’affluenza in questo modo è una violazione del principio di neutralità istituzionale". Da qui l'esposto: "Per questo, oggi stesso, il circolo Fratelli d'Italia Cascina, rappresentato dal presidente avv. Mirco Melchionno e in presenza della nostra capogruppo Chiara Cini e della responsabile provinciale avv. Serena Bulleri, ha inoltrato un esposto al comando dei Carabinieri di Cascina. Inoltre in consiglio comunale, la capogruppo Chiara Cini presenterà un’interrogazione per fare piena luce su chi ha autorizzato questa comunicazione, con quali fondi è stata utilizzata, con quale obiettivo politico". Ma non solo. La capogruppo del partito della premier ha annunciato anche un’interrogazione al Comune per fare luce su una vicenda che farà discutere nelle prossime ore. Sui principali canali social, intanto, gli utenti sono tutti dalla parte di Fratelli d’Italia. C’è chi bolla la trovata come “inaccettabile e manipolatoria”. Oppure, ancora peggio, la descrivono come un modo “vergognoso di usare l’emergenza per propaganda”. O ancora: “Un abuso che mina la democrazia”.
La replica del sindaco
"Come altre amministrazioni comunali - scrive il sindaco di Cascina Michelangelo Betti sulla propria bacheca Facebook - abbiamo ritenuto di utilizzare il sistema di messaggistica vocale per informare sugli orari del voto referendario e le modalità di ritiro della tessera elettorale. Apriti cielo... Le opposizioni di centrodestra si sono scatenate nella critica a questo invio. Critiche sulle informazioni per votare... Posso dire a tutti loro che è stata la prima occasione in cui abbiamo avuto la possibilità di inviare questo tipo di messaggio. Diventerà una routine per le prossime elezioni, dato che si tratta di un sistema attivato anche per 'ricevere notizie su eventi in atto'.
Nell'ultimo periodo, con l'avvicinarsi dell'appuntamento delle elezioni regionali e più avanti di quelle amministrative, il centrodestra cascinese è tornato ad interessarsi del territorio. Non trovando molto da dire, lo ha fatto perlopiù in maniera sbracata. Da un lato ha criticato l'impostazione amministrativa e dall'altro ha messo sotto i riflettori elementi di dettaglio. Sul primo punto posso dire che è ovvio che un'amministrazione di centrosinistra abbia un'impostazione diversa rispetto a una amministrazione di centrodestra, sul secondo punto si è un po' oltrepassato il ridicolo, dato che quegli elementi di dettaglio sono stati descritti in termini apocalittici.
Vorrei rassicurare i cittadini (e anche loro): il Comune di Cascina non corre verso l'apocalisse. Amministrare un territorio è sempre complesso e ci sono elementi di eccellenza e elementi di difficoltà. Lavoriamo per mantenere i primi e superare i secondi.