Potrebbero essere le dichiarazioni rese nei mesi scorsi da un supertestimone a imprimere una svolta decisiva alle indagini sul mistero della scomparsa di Roberta Ragusa, la donna di 44 anni svanita nel nulla dalla sua abitazione di Gello di San Giuliano Terme (Pisa) la notte tra il 13 e il 14 gennaio 2012. l'uomo avrebbe raccontato di avere visto Antonio Logli allontanarsi in auto dalla sua abitazione intorno all'una di notte. Una versione dei fatti completamente diversa da quella raccontata ripetutamente agli inquirenti dal marito della donna. Logli infatti ha sempre detto, nelle occasioni in cui è stato interrogato prima di essere iscritto nel registro degli indagati (dal primo marzo non è mai più stato sentito), di essere andato a letto verso mezzanotte per accorgersi della mancanza di Roberta il mattino dopo alle 6.45 quando iniziò a cercarla da solo per ore prima di denunciarne la scomparsa ai carabinieri.
Il testimone è considerato attendibile dagli investigatori e sarebbe stato preso a verbale alla fine dell'estate. Si tratterebbe di un vicino di casa della famiglia: avrebbe riconosciuto sia l'auto di famiglia, sia Logli che, secondo lui, era alla guida.Testimone inguaia il marito «Mente, di notte è uscito»Il mistero di Roberta Ragusa
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