Tonino è in disgrazia Addio Italia dei livori

Da leader anticasta non funziona, ora rischia persino di perdere il gruppo alla Camera. E l’attacco al Quirinale èun boomerang

Tonino è in disgrazia Addio Italia dei livori

Roma Di Pietro che cita l’arcine­mico Craxi per andare addosso a Napolitano, esponente del parti­to di cui è alleato in mezza Italia, è un sintomo: il leader è in difficol­tà. Vittima o opportunista? Fin­ché ha fatto comodo il Pd se l’è te­nuto stretto, ma ora che c’èCasini all’uscio e la linea è quella del ri­gor Montis , il caravanserraglio dei dipietristi è solo d’impaccio.Dun­que, vittima? Almeno quanto op­portunista, lui che nel 2008 annun­ciò l’accordo elettorale col Pd di Veltroni, con cui avrebbe fatto un gruppo parlamentare unico, sal­vo poi cambiare idea subito dopo il voto, per tenersi il suo di gruppo. A braccetto del Pd (e prima dei Ds e Margherita) l’ex pm ha raggiun­to poltrone importanti in ministe­ri e in governi locali (dalla Regio­ne Emilia Romagna alla Liguria), tirando sempre l’acqua al suo mu­lino. Il giochetto però si è rotto da quando il centrosinistra si è mon­tizzato, l’Udc ha fatto l’accordo elettorale col Pd e Di Pietro è finito all’opposizione. Ci sarebbe un’ exit strategy semplice, buttarsi sul movimentismo, se non fosse per un dettaglio: c’è Beppe Grillo. E non solo c’è,ma ha già tre sinda­ci, centinaia di consiglieri, e chiu­de ogni intervento sul blog con le parole «Ci vediamo in Parlamen­to, sarà un piacere». Per Di Pietro non lo sarà affatto, a meno che non siano realistici gli scenari ipo­tizzati dal neodeputato piddino Adinolfi: Di Pietro scioglie l’Idv e si candida a premier per il M5S. A occhio, fantascienza. Più credibi­le l’altra ipotesi, che l’Idv perden­do qualche deputato non abbia più i numeri per far gruppo a sé al­la Camera ( il minimo è 20, con al­cune deroghe).
Il principale guaio è che, come leader anticasta, Di Pietro è poco credibile, come nove decimi dei suoi sottoposti. Breve sunto delle ultime dal mondo dipietrista (con
l’aiuto del giornale on line IlTribu­no ). Tre senatori Idv presentano un’interrogazione al ministro del­l’-Istruzione preoccupati delle sor­ti del liceo «G. Galilei» di Potenza. Chi è il preside di quel liceo? Il co­gnato di Belisario, capogruppo dei senatori Idv. Un militante stori­co dell’Idv in Sardegna si dimette dal partito con una lettera aperta all’onorevole Palomba chieden­dogli se sia vero che percepisce, ol­tre all’indennità di parlamentare, il rimborso come fuori sede pur avendo una casa a Roma,l’inden­nità di vicepresidente della com­missione Giustizia della Camera, e i vitalizi di deputato e di ex consi­gliere regionale. Passiamo a Tol­mezzo, provincia di Udine, dove una signora di 81 anni scrive ai giornali locali raccontando che l’Idv,cui ha ceduto in affitto un lo­cale per 4.200 euro l’anno, non le paga l’affitto dal maggio 2010.

Poi Giulianova e Arezzo, dove si di­mettono due assessori Idv, in pole­mica con il partito, «tesserificio an­tidemocratico ». E via così. Diffici­le fare il leader anti sistema con un partito così. Difficile, a questo punto, fare anche solo il leader.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica