La truffa del finto ateneo che dava lauree ai vip

La truffa del finto ateneo che dava lauree ai vip

Cercavano contatti e amicizie con nomi illustri del mondo politico, ecclesiastico e culturale italiano per i loro personalissimi scopi truffaldini e per questo avevano messo in piedi un’università fantasma con la quale conferivano false lauree honoris causa a personaggi noti come l’onorevole Rocco Buttiglione, il vescovo emerito di Acerra monsignor Riboldi e l’attore Lino Banfi. Classica truffa alla napoletana per attirare nuovi iscritti sul web.
È quanto ha scoperto il nucleo speciale Frodi telematiche della Guardia di finanza di Caserta che ha ottenuto dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere il sequestro del sito web dell’università che, in realtà, aveva sede legale nei locali di servizio di una associazione per artigiani e il rettorato in un appartamento vuoto di Latina.
Naturalmente non c’era alcun con il Vaticano né con Papa Luciani: i nomi servivano da «garanzia» per attirare nuovi studenti disposti a spendere.
Sulla pagina internet era stato pubblicato, come «specchietto per le allodole» l’elenco dei vip, inconsapevoli della truffa, insigniti delle false lauree honoris causa o del titolo di cattedratico ordinario ad honorem. Uno stratagemma per attrarre l’attenzione di professionisti e imprenditori allettati dalla possibilità di «completare» gli studi e figurare nello stesso novero delle stimate personalità.
La fantomatica università aveva sede nei locali di servizio di un’associazione di artigiani mentre per gli uffici del Rettorato era stato scelto un appartamento vuoto di Latina, nel Lazio. Tutto era stato architettato in maniera da non destare sospetti: l’Istituto non solo vantava nomi illustri tra i suoi laureati ma anche strutture didattiche e scientifiche, con tanto di facoltà, dipartimenti e scuole di specializzazione.
Tutto inesistente, però. Ampia pure la gamma dei corsi, da Scienze delle comunicazioni alle lauree in medicina. Reclamizzata anche una «Scuola della comicità» che annoverava tra i condirettori cantanti e artisti vari. Per rendere ancora più verosimile la truffa, il sedicente Ateneo Giovanni Paolo I aveva anche realizzato e pubblicato su Youtube un video riguardante una presunta inaugurazione dell’anno accademico che sarebbe stata celebrata nel prestigioso Palazzo Marino, immobile di rappresentanza della Camera dei Deputati, proprio alla presenza dell’onorevole Buttiglione. La fasulla Università era guidata dal professor, nonché cavaliere Luciano Ridolfi, ovviamente anch’egli laureato, ma in un falso ateneo svizzero di Jerisau.

Già dal giugno del 1993 l’Ateneo fantasma era stato diffidato dal Ministero dell’Istruzione dal proseguire le attività. La Giovanni Paolo I era stata anche inserita nella «black-list» delle organizzazioni che rilasciavano titoli di studio senza nessun riconoscimento nell’ordinamento universitario italiano.

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