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Tutti a Bari per il campo largo. Ma la missione è già un flop

L'opposizione tenta un disperato tentativo di ricucire il campo largo in Puglia ma le possibilità che Conte torni in alleanza con Schlein sono minime

Tutti a Bari per il campo largo. Ma la missione è già un flop

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Il campo largo in Puglia è scoppiato prima ancora di essere annunciato. Le evidenze che sono emerse nel sistema di voto, che hanno portato alle dimissioni di Anita Maurodinoia e la sequela di arresti per l'indagine sulla compravendita di voti hanno affossato definitivamente l'alleanza tra il Pd e il M5s. Giuseppe Conte è determinato a non unirsi a Elly Schlein in Puglia, il segretario del Pd lo accusa di voler far vincere il candidato di centrodestra e ignora completamente l'indagine per corruzione elettorale. Quindi il tentativo di quest'oggi di mettere in campo un'alleanza per la Puglia può dirsi naufragato prima ancora di nascere.

Nicola Fratoianni, Angelo Bonelli e Andrea Orlando stanno tentando di ricucire lo strappo ma ogni loro tentativo per ora è andato vano. Da parte loro stanno tentando una mediazione che passerebbe innanzitutto dal passo indietro dei due candidati in campo, Vito Leccese e Michele Laforgia, per convergere su un terzo nome unitario. Ma "al momento non c'è", ha dichiarato Francesco Boccia. Stamattina i 5 Stelle hanno smentito dichiarazioni attribuite a Conte sullo scioglimento del comune di Bari. È una "narrazione tossica", sottolineano dal M5s, ribadendo che il Movimento "non può fare spallucce davanti a situazioni poco chiare che hanno dato luogo alle gravi indagini in corso. Per noi la legalità resta un baluardo indiscutibile e non negoziabile".

L'unico che al momento sembra aver accettato di fare un passo indietro per il bene di una ipotetica alleanza è Vito Leccese mentre Michele Laforgia non l'ha escluso, però non si è nemmeno detto disponibile a un tale passo. "Mi pare un po' difficile che debba essere proprio io a fare un passo indietro. A due mesi dalle elezioni, peraltro, non c'è tempo per cercare non si sa chi e non si sa perché. Dopodiché, se hanno una proposta, la facciano. La valuteremo", sono state le sue parole all'HuffPost. Per il momento si tratta ancora di valutazioni ipotetiche che non trovano certezze, estremi tentativi di salvare il salvabile che, però, difficilmente andranno in porto. "Abbiamo sempre lavorato per l'unità e continueremo a farlo, e sosterremo Vito anche se vorrà tentare ancora il dialogo per trovare una soluzione unitaria, ma senza accettare alcuna imposizione", ha scritto Schlein su Facebook.

Da parte di Fratoianni, che ha scelto di sostenere Laforgia assieme al M5s, c'è la consapevolezza che senza il Pd le possibilità di vittoria sono minime e, quindi, oggi ha infilzato i suoi alleati: "Quando si assumono decisioni ognuno è libero di farlo ma nell'ambito di una coalizione. In un contesto come questo bisognerebbe discuterne con gli alleati e le altre forze protagoniste della vicenda". Anche Bonelli, che sostiene Leccese come il Pd, non ha apprezzato il blitz di Conte per far saltare le primarie: "Interrompere le primarie a Bari è stato un fatto incomprensibile e un danno alla città. Ieri Vito Leccese ha dato la sua disponibilità a fare un passo indietro per farne tre avanti".

La Puglia non è l'unica regione in cui il campo largo ha naufragato, perché anche in Piemonte i partiti non sono riusciti a trovare la quadra per un'alleanza.

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