RomaOltre due milioni di dosi di vaccino ritirate dal mercato perchè «potenzialmente pericolose». Alcune confezioni di vaccino infatti sono risultate «non sterili» ai test, quindi, forse, infette. L'iniziativa dell'azienda farmaceutica Crucell che ha bloccato l'entrata in commercio di 2.361.632 vaccini antinfluenzali destinati all'Italia alza i livello di allarme su tutto il settore anche se il ministro della salute, Renato Balduzzi si è affrettato a rassicurare i cittadini spiegando che le dosi incriminate non erano state ancora commercializzate e che il problema riguardava soltanto due lotti su 32.
«Non ci sono rischi di contaminazione. I vaccini prima di essere immessi in commercio sono sottoposti a controllo. In questo caso c'erano solo accordi di fornitura che sono stati bloccati per il mancato superamento del controllo di qualità aziendale - spiega Balduzzi -. Nessuno di questi vaccini è stato immesso in commercio dunque non c'è alcun problema nè di sicurezza nè di quantità degli approvvigionamenti e non ci saranno ritardi nella distribuzione dei vaccini». Il ministero ritiene che il fabbisogno nazionale di vaccini, circa 12-14 milioni di dosi, sarà assicurato ma ora la preoccupazione è un'altra: la paura di correre rischi per la salute potrebbe ridurre notevolmente il numero delle persone che si sottoporranno alla vaccinazione antinfluenzale, consigliata per gli anziani e le persone con patologie croniche. Ma perchè i vaccini sono stati bloccati? L'azienda spiega di aver «volontariamente sospeso tutte le consegne dei vaccini contro l'influenza stagionale Inflexal V, Isiflu V e Viroflu mentre sta portando avanti un'indagine relativa a due lotti». Ma è il direttore del Dipartimento malattie infettive dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss), Gianni Rezza, a spiegare che cosa non andava in quei lotti. «In alcune dosi dei vaccini prodotti dalla Crucell si è registrato un fallimento ai testi di sterilità -spiega Rezza- le altre dosi sono state bloccare a scopo cautelativo». Per l'esperto dell'Iss comunque il fatto che quelle confezioni di vaccino siano risultate non sterili non vuole dire che necessariamente vi fossero «presenti agenti patogeni». Per Rezza potrebbe anche trattarsi di «batteri innocui». Non c'è dubbio però che la notizia dei vaccini infetti, arrivata proprio alla vigilia della partenza della campagna di vaccinazione nazionale, possa indurre molti ad evitare la vaccinazione. Una preoccupazione espressa dal farmacologo Silvio Garattini. «Se si semina allarme su ipotetici rischi per la salute si rischia un drastico calo delle vaccinazioni antinfluenzali nel nostro Paese che già non spicca per numero di vaccinati - avverte Garattini -. Non creiamo allarmismi: ritirare un prodotto difettoso ancor prima che sia messo in commercio è il massimo della sicurezza». Intanto però, a dimostrazione della diffusione inevitabile di un clima di allarme sui vaccini, arriva pure una nota della GlaxoSmithKline sul vaccino pediatrico esavalente per rassicurare le famiglie rispetto ai lotti distribuiti in Italia. L'azienda farmaceutica nei giorni scorsi ha ritirato dal commercio in venti paesi alcuni lotti per motivi cautelari «in seguito ad una non conformità rilevata nel monitoraggio ambientale dell'officina di produzione».
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