Elezioni Politiche 2013

Vendita di La7, Berlusconi: "Da Bersani un avvertimento mafioso"

Il Cavaliere denuncia la manovra del Pd per frenare la vendita della tv a Cairo. Monti all'attacco: "Tutelare il pluralismo dell'informazione"

Vendita di La7, Berlusconi: "Da Bersani un avvertimento mafioso"

Anche la vendita di La7 entra nei duri botta e risposta dei leader politici impegnati negli ultimi fuochi nella campagna elettorale. Berlusconi, intervenuto al forum del Corriere.it, prende di mira il leader del Pd: "Su La7 Bersani ha fatto un avvertimento mafioso. Ha detto: aspettate a vendere perché se saremo al governo interverremo a fare non so cosa a Mediaset per cui La7 varrà di più. È una situazione da denunciare".

Quanto ai rapporti con Urbano Cairo, che lunedì sera ha ricevuto il via libera dal cda di Telecom per la trattativa in esclusiva, Berlusconi afferma di non avere rapporti con lui: "È diventato imprenditore in proprio. È diverso tempo che non lo sento. È andato a fare l’imprenditore personale per una scelta che ho condiviso". E il Cav aggiunto: "In questo momento non ci sono affari in giro perché con la crisi la pubblicità è calata intorno al 20% . Non c’è azienda che produca utili", ha aggiunto il leader del Pdl.

Il Cavaliere si sofferma anche su Mediaset: "Credo che per la prima volta uscirà con un bilancio con delle perdite". A chi gli chiede se la sua presenza in politica possa influenzare il titolo, Berlusconi risponde: "No, non credo. Mediaset aveva una valutazione in borsa molto elevata poi si stabilizzò. Ultimamente è scesa a un euro o poco più, ora è intorno ai due euro. È ininfluente che io sia in politica".

E non poteva mancare un accenno a Beppe Grillo, che per il Cavaliere "è un istrione, un uomo di spettacolo, da piazza. Fa molto bene, quello che si è proposto di fare". Quando gli chiedono se il partito di Grillo picconerà il sistema attuale, Berlusconi risponde di no: "Non succederà, nel Parlamento italiano si troverà un gruppo di persone che proviene dall’estrema sinistra, che vengono dai centri sociali e dei no Tav, basta vedere i profili in rete dei candidati".

Molto duro il giudizio dell'ex premier su Mario Monti: "E' un dilettante al governo. Anche io ci sono cascato, vedendo in lui la persona che non è". Poi rincara la dose: "Ha fatto delle riforme sbagliate che hanno fatto peggiorare tutti gli indicatori economici del Paese". E sulla sua ridiscesa in campo Berlusconi chiarisce: "Per tredici mesi sono stato lontano. Poi Alfano mi è venuto a prendere quasi con la forza per chiedermi di tornare". Quanto alla coalizione guidata da Bersani, per Berlusconi "sarebbe una iattura se questa sinistra che ancora affonda le sue radici nel Pci arrivasse al governo. Ecco perché non mi risparmio". E con una battuta puntualizza: "Ma per fortuna sono giovane".

La replica di Bersani su La7

"A Berlusconi le regole danno l’ orticaria", ha detto Pier Luigi Bersani replicando, a margine di un incontro, a Berlusconi che ha definito un "avvertimento mafioso" le sue parole. "È curioso perchè tutte le volte che uno parla di regole Berlusconi si offende - ha detto - ma io non ho nominato né lui né La7". In una precedente intervista, sempre al Corriere.it, Bersani aveva specificato che "l’eventuale cessione di La7 deve avvenire evitando conflitti di interessi e posizioni dominanti".

Monti va all'attacco

Rispondendo a Palermo ai giornalisti sulle trattative in corso per la vendita di La7, il premier Mario Monti ha commentato: "Il pluralismo dell’informazione è di grande importanza e penso che debba essere tutelato ancora meglio".

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