Tendenza Veronica. Il settimanale Chi pubblica una collezione impietosa di fotografie della signora Lario e lei, dopo averci pensato bene, decide di rispondere per le rime. Concede così un'intervista a Maria Latella, firma di punta del Messaggero con cui ha una lunga consuetudine, e va subito al bersaglio: il servizio è un «miserevole agguato». Le immagini che la mostrano ingrassata e inevitabilmente segnata dallo scorrere del tempo, sono, secondo lei, pallottole. O meglio, «quel giornale è usato come un'arma, per amici e nemici. Se non fai più parte del cerchio, sei un nemico». Dunque, basta. Veronica Lario, ex signora Berlusconi, parte all'attacco invocando il rispetto per le donne che, «come me, vogliono invecchiare senza assoggettarsi allo stereotipo del giovane a tutti i costi». Veronica Lario non ci sta e tuona contro il giornale che appartiene all'impero editoriale dell'ex marito. Così innesca fatalmente la reazione dei media. E le bordate di Alfonso Signorini, direttore di Chi, insomma il presunto imputato di questa storia, e di Roberto Alessi, direttore di Novella 2000 e Visto. «È un classico - replica Signorini - o per meglio dire un deja vu: l'indignazione della signora Veronica Lario è a orologeria. Una tempistica, la sua, che si presta a sollevare qualche sospetto, a sette giorni dalle elezioni». E allora Signorini prova a ricondurre la polemica sui binari tradizionali: «Chi ha fatto solo il suo mestiere. «Chi è un giornale di gossip. Questo fa e questo continuerà a fare: la signora Lario è un personaggio pubblico? Sì, e di personaggi pubblici si occupa il nostro giornale. È una notizia che la signora Lario sia ingrassata? Sì». E dunque Signorini chiude la porta alle critiche firmate Veronica. Che a sua volta dice di voler parlare per tre ragioni. La prima: difende «il diritto ad invecchiare. Ho quasi sessant'anni, non mi curo del mio giro vita o delle rughe sul collo. È un motivo sufficiente per suggerirmi il ricorso al chirurgo estetico?». Fra l'altro, specifica Lario, «non sono più sposata con un presidente del consiglio, e lui non è più presidente del consiglio». Ma c'è una seconda ragione dietro l'intervista al Messaggero: «Mi ferisce che il settimanale al quale devo questo miserevole agguato appartenga al mio ex marito». Infine, spiega lei, «trovo deontologicamente riprovevole che un medico si permetta consigli non richiesti senza conoscere la persona di cui parla». Insomma, Chi non doveva inseguirla e tantomeno interpellare specialisti ed esperti pronti a valutare la sua forma fisica. Signorini liquida la questione in poche righe: Veronica è un personaggio pubblico. Chi pubblica proprio notizie che riguardano i personaggi pubblici.
Più articolato il commento di Alessi: «Nei periodici di gossip c'è in generale un atteggiamento molto maschilista nei confronti di chi è o è stata una bellissima donna. Come se dovesse esserlo per sempre. Ma è anche il prezzo da pagare alla popolarità, quando si diventa personaggi pubblici di quel livello, lo si rimane tutta la vita. Non si può sposare l'uomo più famoso d'Italia e poi stupirsi della presenza dei paparazzi».
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