"Sì, vogliamo criminalizzare chi delinque". La stoccata della Meloni ai giornalisti di sinistra

L'accusa di voler portare a giudizio chi commette un reato è stata accolta dal premier: è la base di ogni società civile che voglia mantenere l'ordine e proteggere i cittadini

"Sì, vogliamo criminalizzare chi delinque". La stoccata della Meloni ai giornalisti di sinistra
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Il decreto Sicurezza, approvato anche dal Senato e quindi entrato nell'ultimo tratto dell'iter per diventare legge, è al centro della discussione pubblica. Da una parte c'è la maggioranza, che l'ha voluto e votato per riportare l'Italia nell'alveo della legalità in quelle aree in cui troppo spesso si rischia di sconfinare nella violenza. Dall'altra c'è l'opposizione che nega i problemi dell'Italia nell'ambito della sicurezza e si contrappone strenuamente alla legge. Un'opposizione fatta anche di media di parte a supporto della politica, come sempre accade in Italia. Tra chi si è mostrato più critico nei confronti del provvedimento c'è il direttore di Fanpage Francesco Cancellato, il quale in diretta da Lilli Gruber a Otto e mezzo, forse per un lapsus o chissà, ha di fatto servito un assist perfetto alla maggioranza e alla stessa Giorgia Meloni.

"Questo decreto mi sembra un insieme di norme talmente pasticciate che forse farà fatica addirittura a renderci un Paese autoritario. Il problema, secondo me, è che questo governo non vuole combattere la sicurezza, vuole criminalizzare chi delinque, vuole criminalizzare chi dissente. Vuole criminalizzare chi si mette contro di loro", ha detto il giornalista. A queste parole ha risposto direttamente il presidente del Consiglio, che con una nota social ha confermato (in parte) le parole di Cancellato: "L’accusa di alcuni giornalisti di sinistra contro il Decreto Sicurezza: 'Questo Governo vuole criminalizzare chi delinque'. Confermo".

"Criminalizzare chi delinque" perseguire legalmente le persone che mettono in atto comportamenti illeciti che vanno contro l'ordinamento giuridico del Paese. È il concetto alla base del sistema giudiziario penale: chi compie un reato dev'essere riconosciuto come autore di un crimine e come tale giudicato dalla legge. È la base di ogni società civile che voglia mantenere l'ordine, proteggere i cittadini e garantire che le violazioni delle norme abbiano delle conseguenze. Esiste in Italia una percezione, ormai radicata, di impunità.

È la ragione per la quale, per esempio, esistono così tanti episodi di borseggi nel Paese. Ed è anche contro questo fenomeno che interviene il decreto Sicurezza, per criminalizzare chi delinque, rendendo possibile il giudizio di chi commette un reato.

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