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“Volgare e razzista…”. Rula Jebreal insulta per difendere Soumahoro

Quella di Rula Jebreal per Aboubakar Soumahoro è una difesa con le unghie sugli specchi, con il solito corredo di accuse alla stampa che non è di suo gradimento

“Volgare e razzista…”. Rula Jebreal insulta per difendere Soumahoro

A distanza di giorni da quando è scoppiato il caso mediatico sulle coop collegate alla famiglia del deputato Aboubakar Soumahoro, Rula Jebreal è scesa in campo per difendere l'esponente parlamentare eletto con Verdi e Sinistra italiana. La giornalista si è spesa in una difesa accorata, con il solito attacco alla stampa a lei sgradita, in favore di Soumahoro proprio all'indomani del barbaro attacco subito da Giorgia Meloni, minacciata di morte insieme alla figlia di 6 anni. Ma di questo, Rula Jebreal, sembra non essersi accorta. La stessa giornalista che poche settimane ha tirato fuori dal passato di Giorgia Meloni le vicende di suo padre, con il quale il premier non ha avuto contatti fin da quando era ragazzina, e che è morto da diversi anni.

"Definirono incivili e basse le critiche alla retorica di Meloni, che criminalizza gli immigrati/diversi…Ora solo grande silenzio e indifferenza davanti al barbaro linciaggio, peraltro volgare e razzista, dei giornali garantisti del potere di destra contro la famiglia", scrive Rula Jebreal sul suo profilo Twitter. Impossibile, per lei, argomentare una critica (nel suo caso un attacco) contro il centrodestra senza trascinare nella discussione anche l'elemento razzista. E non c'è niente di più lontano da questo nella vicenda che riguarda Aboubakar Soumahoro e la sua famiglia, criticata a prescindere per la gestione delle coop di migranti.

Rula Jebreal parla di "giornali garantisti del potere di destra" e le è forse sfuggito che tra i primi quotidiani a sollevare il caso delle coop della famiglia Soumahoro ci sono la Repubblica e il Corriere della sera, due quotidiani che sono ben distanti dalle posizioni da lei citate. In merito al "linciaggio, peraltro volgare e razzista", si sottolinea che molte delle testimonianze sono arrivate proprio da immigrati che, per un motivo o per un altro, si sono trovati ad avere a che fare con le coop della famiglia Soumahoro e con la Lega Braccianti. E che tutto questo non sia campato per aria, lo dimostra la prefettura di Latina, che "ha predisposto l'annullamento" dell'affidamento dei "centri di accoglienza straordinaria (Cas) alla Aid e alla Karibu", il consorzio e la cooperativa che fanno riferimento ad alcuni familiari del deputato Aboubakar Soumahoro.

Inoltre, a criticare Soumahoro e la sua famiglia è arrivata anche la paladina Laura Boldrini, che a Un giorno da pecora ha fortemente criticato l'atteggiamento della moglie del deputato. Pur difendendo il deputato, che non è indagato, Laura Boldrini ha dichiarato che "di fronte ad un evidente caso come quello della sua suocera non ha fatto sentire la sua voce, questo è un neo pesantissimo". E smontando la difesa di Soumahoro ha aggiunto: "Se dal punto di vista penale non risultano responsabilità non ritengo plausibile che lui non sapesse, mi sembra difficile". Con buona pace di Rula Jebreal.

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