Francesco Facchinetti sta conducendo il suo programma in radio, manda sms con lora dellintervista, un altro con numero di suo ufficio stampa affinché dìa lok e telefona anche per dire che sarà in ritardo. Tutto in un attimo. Il tempo desclamare: «A dopo a dopo, sono in onda!». Giù il telefono. Passa voce che Francesco, nome cult del mondo pop, sia lo stakanovista della Brianza, ed evidentemene la voce è vera. Più Stakanov di così! Il fattore X delluomo di X Factor che Fiorello definisce: «Il Baudo del Terzo Millennio» è il lavoro su più fronti, dalla tv al giornalismo, dalleditoria allIsola dei famosi.
Cè lo zampino del dna in una vita tanto spericolata?
«Esatto. Sono metà brianzolo e metà bergamasco. I miei cugini e amici lavorano sempre. Non conoscono sosta. Lavorare non è uno sforzo per noi ma, al contrario, appagamento di se stessi. Direi che è una vocazione a cui ubbidiamo con piacere».
Quindi lidea di una sosta non è contemplata.
«La verità? Se mi dicessero ti offro loccasione di andare sei mesi in vacanza, rifiuterei lofferta. Non mi alletta».
Come definirebbe limpegno?
«Invenzione, creatività, avventura continua, almeno per chi come me ha la fortuna di aver intrapreso la professione del suo cuore. Sei anni fa feci un pranzo a New York con il direttore della celebre banca Ups. Un uomo nato in Texas in un paesino di cinquecento abitanti, dal quale sembrava impossibile uscire. Quando un commensale gli chiese: «Ma come è riuscito a scalare la piramide fino al vertice?». La sua risposta è stata semplice ma efficace: «Ho lovorato quando gli altri non lavoravano». Così è per me».
Lintimità, gli affetti, la pace?
«Vorrei che i giovani non credessero mai a chi dice loro: «Mi prendo un po di tempo per la mia donna». Il lavoro non toglie nulla allamore, e se lamore è forte, invece di trattenere, incita allattività. Ti infonde lenergia per spingere sullacceleratore. Non è «quanto» dai ai tuoi cari quello che fa la differenza, ma «come» lo dai. Non è questione di ore, ma dintensità con cui vivi i tuoi giorni».
In questo momento di tempi difficili come deve essere questa qualità?
«Preziosa. Nessuna possibilità allozio. Bisogna costruire, cercare nuove strade, aprire altre dimensioni per andare avanti. Il presente è nellattimo».
Verrebbe da rispondere ricordando un verso di Walt Whitman e anche il titolo di una sua celebre canzone: «O Capitano, mio capitano»
«Perfetto. Lattimo fuggente è uno dei film più belli. Vorrei che tutti i ragazzi che iniziano la vita nel mondo del lavoro lo vedano, per imparare con gioia che lattimo è il nostro tesoro».
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